Domus Aurea, sala svelata dopo duemila anni
di Lorena Loiacono
«Ci siamo imbattuti in una grande apertura situata proprio all'imposta nord della copertura della stanza ha spiegato in una relazione Alessandro D'Alessio, il funzionario responsabile della Domus Aurea- rischiarata dalle luci artificiali è apparsa d'un tratto l'intera volta a botte di una sala adiacente completamente affrescata». E così i tecnici sono passati dallo stupore e dall'entusiasmo iniziali alla messa in sicurezza, per tutelarne tutto il valore e consegnare quell'incredibile nuova testimonianza al mondo intero. Dopo qualche mese, infatti, la sala è stata svelata in tutta sicurezza: «È il frutto della nostra strategia ha spiegato la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo - puntata alla tutela e alla ricerca scientifica».
La sala, evidentemente poco illuminata anche ai tempi di Nerone, mantiene un fondo bianco su cui risaltano maggiormente eleganti figure suddivise in riquadri bordati di rosso o di giallo oro. Tra queste, oltre alla piccola Sfinge, spiccano protagonisti come il dio Pan, la pantera che combatte con un personaggio armato di spada, faretra e scudo, creature stilizzate, reali o fantastiche, e ancora ghirlande vegetali e rami con foglioline di diversi colori, festoni di fiori e frutta, uccellini in posa.
Resta invece coperta da quintali di terra una larga parte della sala, che ha la pianta rettangolare ed è chiusa da una volta a botte decorata, interrata per scelta degli architetti dell'imperatore Traiano. Sopra la dimora neroniana infatti venne costruito un complesso termale.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Maggio 2019, 08:23
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