Sbarco nella Locride, arrestati due migranti: si erano finti turisti fornendo documenti falsi

Sbarco nella Locride, arrestati due migranti: si erano finti turisti fornendo documenti falsi

di Mario Meliadò
Nella notte tra il 5 e il 6 novembre, sulle coste di Ferruzzano – piccolo centro della Locride – sono sbarcati 50 extracomunitari. Intorno all’1,30 di notte questi immigrati clandestini sono giunti a bordo di una barca a vela da 10 metri sul litorale jonico calabrese in arrivo da Iran, Iraq e Afghanistan. Tra loro, 15 bambini e 3 donne.

I carabinieri della Compagnia di Bianco hanno intercettato i migranti quando avevano già raggiunto il tracciato della Statale “106” Reggio Calabria-Taranto e si stavano dirigendo verso Brancaleone; a quel punto, come di consueto, i militari hanno proceduto ai controlli di rito.

Una circostanza ben nota agli stessi clandestini. Così due di loro, due iraniani di 37 e 20 anni d’età, hanno pensato bene di attuare un espediente: in possesso di documenti falsi – un permesso di soggiorno finlandese e una carta d’identità lussemburghese – ai militari hanno detto di essere turisti, malgrado il loro aspetto chiaramente mediorientale e le ovvie conseguenze di quello che non era certo stato un viaggio di piacere, biascicando un inglese maccheronico.

Già solo i documenti relativi a Finlandia e Lussemburgo, mete alquanto rare per cittadini dell’Iran, hanno insospettito gli uomini dell’Arma: a uno sguardo più approfondito da parte dei militari della Sezione Rilievi, permesso e carta d’identità sono risultati abilmente contraffatti. E proprio per porto di documenti falsi, i due migranti iraniani sono stati arrestati dai carabinieri: ora rischiano una condanna per quest’accusa.

Ma un altro clandestino ha rischiato la sua stessa vita: nei pressi di Africo, camminava insieme ad altri due migranti seguendo il tracciato della strada ferrata quando il terzetto è stato quasi travolto da un treno passato a gran velocità. Il macchinista, col cuore in gola, ha tentato una frenata in extremis: miracolosamente, l’extracomunitario più vicino alle rotaie se l’è cavata con una semplice contusione a una spalla.

Altri migranti sono stati invece trovati a gruppetti sul territorio compreso tra Bianco, Ferruzzano e appunto Africo. Tutti i clandestini recuperati dai carabinieri sono stati poi condotti al centro di prima accoglienza di Roccella Jonica, sempre nella Locride.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Novembre 2019, 18:35
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