Dal lockdown alla fase 2, cosa è successo in 42 giorni: contagiati, morti, guariti e ricoverati

Dal lockdown alla fase 2, cosa è successo in 42 giorni: contagiati, morti, guariti e ricoverati

di Simone Pierini
Il giorno migliore dal 10 marzo ad oggi accompagna l’Italia nell’ingresso della fase due. Da quel martedì di quasi due mesi fa non si registravano dati così bassi: 174 morti e 1.389 casi positivi in più in un giorno. E anche la soglia degli 80mila guariti è stata superata: con i 1740 di ieri la cifra totale sale a 81.654. Ma non solo: il numero di persone attualmente positive è sceso a 100mila, una flessione costante dal 19 aprile scorso quando se ne contavano oltre 108mila. E bene ricordare che a questa discesa hanno contribuito anche le vittime. Il 27 marzo il giorno peggiore con 969 morti in sole 24 ore. Il totale ora ha raggiunto 28.710.

L’Italia che riparte si pone subito una domanda: abbiamo sconfitto il virus? La risposta più corretta è “frenato”. Vediamo come è cambiato il quadro del nostro Paese dopo 42 giorni di lockdown. La data di riferimento è il 23 marzo con l’entrata in vigore del dpcm più “restrittivo”. Quel giorno i casi registrati in Italia erano quasi 64mila. Da allora si è arrivati a superare quota 200mila: il virus è ancora in circolo e l’aumento dei casi, grazie alla “chiusura”, si è solamente contenuto. Oggi navighiamo al di sotto dei duemila positivi al giorno, il 21 marzo si è registrato il picco massimo di 6.577 casi in più. Per vedere calare questo dato, che per giorni si è attestato tra 4mila e i 5mila giornalieri, ci sono volute diverse settimane.

Una discesa lenta, come quella delle terapie intensive. Il 4 aprile la situazione negli ospedali era drammatica: 4.068 persone che lottavano tra la vita alla morte, la maggior parte attaccata a un respiratore. Oggi, a un mese esatto di distanza, siamo scesi a 1.501. È invece il 25 aprile il giorno con il numero più alto di pazienti ricoverati con sintomi: 25mila. Nel giro di otto giorni è stata raggiunta quota 17.357. E mentre il sud conta sulle dita delle mani l’aumento di positivi, le regioni più attenzionate degli ultimi giorni restano due: la Lombardia e il Piemonte.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Maggio 2020, 11:46
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