Linda Cerruti, 12 denunciati per i commenti sessisti alle foto della nuotatrice. Chi sono: l'impiegato, i pensionati, lo statale

Le immagini con le otto medaglie vinte agli Europei di nuoto pubblicate ad agosto per celebrare l'evento

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di Redazione web

L'orgoglio per aver vinto otto medaglie agli Europei di nuoto, l'amarezza per i commenti sessisti e diffamatori collezionati tra i commenti alle foto pubblicate su Instagram per celebrare le vittorie. Oggi la Polizia di Stato ha identificato e denunciato all'Autorità giudiziaria 12 tra gli autori della diffamazione a mezzo internet ai danni della campionessa di nuoto sincronizzato Linda Cerruti.

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Le foto con le medaglie e i commenti sessisti

 

Ad agosto dell'anno scorso, di rientro dagli europei di nuoto sincronizzato dove aveva vinto otto medaglie, la ragazza aveva festeggiato postando sui social una foto in cui compariva in costume da bagno, in una classica posa del nuoto sincronizzato, esibendo le medaglie conquistate. La foto, scattata sul molo di Noli (Sv), aveva attirato numerosissimi commenti, alcuni dei quali, rileva la Polizia, «palesemente diffamatori e sessisti, che l'atleta, amareggiata», aveva deciso di denunciare rivolgendosi alla Polizia postale di Savona.

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Commenti diffamatori, 12 denunciati: chi sono

 

Le indagini, condotte anche dagli esperti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Genova, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Savona, con il supporto del Servizio Polizia postale di Roma, hanno permesso d'identificare 12 utenti della rete, ritenuti autori dei commenti diffamatori più condivisi. Tra questi un impiegato romano, cinquantenne; un operaio veneto; due pensionati residenti in Lombardia; un dipendente pubblico quarantenne, residente in Friuli Venezia Giulia ed un trentenne, residente in Sardegna.

Con la partecipazione dei Centri operativi per la sicurezza cibernetica della Polizia postale della Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lazio, Umbria e Sardegna, sei internauti sono stati destinatari di una perquisizione informatica delegata dalla Procura di Savona, mentre gli altri sei sono stati convocati presso i Centri operativi della propria città e dovranno rispondere del reato di diffamazione aggravata. I provvedimenti adottati nella fase delle indagini preliminari, informa la Polizia, costituiscono uno strumento per la prosecuzione e conclusione dell'attività investigativa.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Gennaio 2023, 08:31
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