Lillo, doppia intervista: «Al volante o a piedi con lo smartphone? Li odio tutti. Dipende se guido o cammino»

Lillo, doppia intervista: «Al volante o a piedi con lo smartphone? Li odio tutti. Dipende se guido o cammino»

di Mario Fabbroni
LILLO AL VOLANTE

Lillo, attore comico e conduttore della trasmissione Sei uno zero su Rai RadioDue: quando è nei panni di automobilista, che reazioni al cospetto di un pedone distratto dal cellulare?

«Vado su tutte le furie. Una volta ne stavo per mettere sotto uno che mi ha attraversato la strada con le testa dentro al display, pensando invece di essere sulle strisce».
Come ha reagito?
«Insultandolo selvaggiamente. Gli ho detto cose irriferibili».
Perché lei è un automobilista-modello?
«Macché, sono spesso distratto. Le frecce spesso non le metto proprio e commetto una grande varietà di piccole infrazioni».
Crede che il cellulare abbia rubato il lume della ragione a troppe persone?
«Purtroppo sì. Gli altro con me si incazzeranno per tante cose sbagliate che faccio ogni giorno, però non commetto l'errore di guidare e rischiare la vita per rispondere a un sms o per stare su una chat». 

Pedoni distratti? La sentenza: ha torto chi attraversa la strada con gli occhi sul telefonino

LILLO SULLE STRISCE

Lillo, attore comico e conduttore della trasmissione Sei uno zero su Rai RadioDue: nei panni del pedone, che reazioni ha quando vede un automobilista distratto dal cellulare nonostante sia alla guida? 
«Lo insulterei urlandogli: ma se devi stare al cellulare, ferma la macchina perché stavi rischiando i mettermi sotto e non te ne accorgevi neppure». 
L'eterna lotta tra pedone e automobilista oggi si è trasferita sul display del cellulare? 
«Chiariamoci: stare al volante con il cellulare tra le mani oppure attraversare la strada guardando solo il telefonino per me non fa differenza. Automobilisti e pedoni sono entrambi sono da pericolo pubblico numero uno»...
Multerebbe di più un pedone distratto o un automobilista in chat? 
«Mi preoccupa lo scenario. Pure marito e moglie a cena stanno ognuno per i fatti loro, non staccano mai gli occhi da dosso al telefonino. Una schiavitù, siamo tutti ridicoli».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Luglio 2019, 08:57
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