Lesbica a 15 anni, picchiata e stuprata dai genitori: «Meglio morta che lesbica»
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Successivamente i genitori avrebbero mandato un sms alle amiche della ragazzina, scrivendo «Bo***ana, lascia stare mia figlia», per poi distruggere il cellulare. Da quegli abusi sono passati diversi anni: adesso la vittima ha 23 anni e solo a 18 ha avuto la forza di denunciare: «Ho tentato il suicidio tre volte, ma dopo l’ennesimo abuso sono scappata e li ho denunciati», le sue parole a Repubblica.
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«Mi picchiavano in testa, sulle gambe, mi davano botte dappertutto», continua il racconto della giovane. «Mi tagliavo i capelli e vestivo maschile. Ero a un bivio: o la vita o la morte. Così ho scelto di vivere e li ho denunciati». I genitori, dal canto loro, negano tutto e chiamano in causa la testimonianza dei vicini, che quando la ragazzina provava a fuggire di casa avvertivano i genitori per trovarla e riprendersela.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Marzo 2019, 12:31
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