La diagnosi
Una laurea conseguita per amore. «Tutto è nato due anni fa - ci racconta Frattesi - quando ho voluto prendere di petto la situazione di mio figlio Natan, che ha 25 anni, e di tutti quelli che si trovano nella sua stessa condizione. La sua è una diagnosi tanto vaga quanto tremenda che va sotto la definizione di “Disturbo generalizzato di tipo autistico”. Abbiamo scoperto il suo status circa a un anno e mezzo di vita, quando il bambino incominciava a tardare nel linguaggio e nella comunicazione. A due anni, la sentenza granitica, dal centro per l’autismo di Fano. L’abbiamo portato da diversi specialisti, fino alla Clinica Universitaria di Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Bologna, ma la sentenza di Fano era rimasta tale e quale». Parliamo a lungo, diamo anche i numeri e abbozziamo formule matematiche e geometrie frattali, ma nel tono calmo e pacato di questo storico docente (oggi direttore degli Uffici Beni culturali della Diocesi di Jesi) traspaiono ansia e commozione. Fino alla videochiamata di Natan, un ragazzo dolcissimo che è ospitato in una struttura altamente specializzata per persone affette da autismo grave, in un paesino del Fermano.
L’approfondimento
«Faccio tutto per lui, perché l’amore per un figlio ti porta a smuovere le montagne se necessario – sottolinea – alla mia età mi sono riproposto di combattere su due fronti: approfondire lo studio del cervello umano attraverso la Fisica, perché prima delle cellule il nostro corpo è formato da particelle elementari, atomi e molecole.
Forza di volontà
«Sono determinato ad andare avanti nello studio per scoprire cose nuove e inedite – conclude – vorrei continuare con un dottorato di ricerca sempre in questa “mia” Università, formando un Team di studio pluridisciplinare con insegnanti, professionisti del settore della psicologia, neuro psichiatri per esplorare il cervello e per saper meglio affrontare le sue degenerazioni, quali l’Alzheimer, il Parkinson, l’autismo». Una missione possibile, se alimentata dall’amore per un figlio. Non conta l’età. «Non mi mette paura la mia età un po’ avanzata. Abramo è diventato padre di molti popoli a quasi cento anni».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Aprile 2023, 18:17
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