Latina, 2 euro all'ora in nero per lavorare: la denuncia di Laura «Bamboccioni? E' tutto il sistema sbagliato»

Latina, 2 euro all'ora in nero per lavorare: la denuncia di Laura «Bamboccioni? E' tutto il sistema sbagliato»

Due euro all'ora senza contratto per fare l'animatrice in una colonia estiva dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.30. La denuncia di Laura, una 22enne, non ha mai ricevuto riscontro. La ragazza ha chiesto aiuto all’Ispettorato del Lavoro di Latina ma ad oggi non ha ricevuto risposta.

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Due euro all'ora, in nero, per fare l'animatrice presso una colonia estiva, questa l'offerta che si è vista recapitare dopo che aveva risposto a un annuncio di lavoro apparso su un sito. «Ho chiamato per sapere se quanto meno ci fosse un contratto, ma la risposta è stata: è un lavoro stagionale, quindi in nero» ha dichiarato Laura a Fanpage.it.

«Quindi lei mi sta pagando 2 euro l’ora per 9 ore e mezza al giorno in nero?», «Sì», ha risposto senza tergiversare nemmeno un secondo la titolare, che poi ha voluto anche aggiungere, cercando di giustificarsi «guarda che io ho lavorato per una struttura simile per le stesse ore, in nero, ma a 300 euro». La ragazza avrebbe voluto rispondere, ma lo stupore e la delusione per le parole appena sentite l'hanno fatta desistere. Proprio perché lei in prima persona aveva subito lo sfruttamento lavorativo, non avrebbe dovuto proporre un accordo lavorativo del genere, ma evidentemente con il cambio del ruolo, la titolare ha perso ogni tipo di solidarietà.

Laura è una ragazza laureata in Scienze Politiche e intenzionata a proseguire gli studi con una specialistica in Relazioni Internazionali. Laura si è sentito spesso accusare di essere la tipica ragazza italiana additata di non aver voglia di lavorare, una ragazza che dovrebbe imparare a «sudare», invece di passare le giornate sul divano a percepire il reddito di cittadinanza o a vivere a spese dei genitori. Una mammona, insomma

Ma Laura, in realtà, di voglia di lavorare ne ha sempre avuta da vendere. Si è pagata gli studi facendo due lavori, quello di rider e di addetta alle registrazioni delle lezioni presso un liceo della zona.

Dopo aver riflettuto sulla chiamata intercorsa tra lei e la titolare del lavoro, Laura si è decisa a denunciare il fatto all'Ispettorato del lavoro di Latina tramite mail, ma dal 22 giugno ancora nessuno oggi si è degnato di risponderle. «Dove vogliamo andare se quelli che dovrebbero controllare e tutelare il lavoro fanno orecchie da mercante? Io a quel lavoro ho rinunciato, qualcun altro ha accettato quelle condizioni. E mi fa male. Tutto il sistema è sbagliato» ha concluso la ragazza additata come «bambocciona», ma che in realtà vorebbe soltanto che il suo tempo e il suo lavoro fossero rispettati. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Agosto 2021, 20:58
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