Lanfranco Cirillo, l'architetto di Putin è latitante a Mosca: «In Italia non torno, ma sanno dove abito»

La GdF ha sequestrato all'uomo 140 milioni di euro la scorsa estate

Lanfranco Cirillo, l'architetto di Putin è latitante a Mosca: «In Italia non torno, ma sanno dove abito»

Lanfranco Cirillo è l'unico italiano nella lista delle sanzioni occidentali contro la Russia. Celebre per essere l'architetto di Putin, avrebbe costruito il Palazzo d’Inverno del presidente russo, secondo l'oppositore Navalny. Lo scorso agosto la guardia di finanza gli ha sequestrato 140 milioni e a marzo dovrà presentarsi a processo. Lui però non ne ha l'intenzione e per la giustizia italiana è attualmente latitante.

Putin malato, l'analista russo rivela: «Tenuto in vita con farmaci antitumorali occidentali, ma la sua fine è vicina»

La Russia attiva il missile nucleare Yars, l'ultima minaccia di Putin alla Nato: «Può colpire a 12mila chilometri di distanza» FOTO

Le accuse

«La Russia è la mia casa. Qui ho il mio lavoro, i miei interessi e le mie principali relazioni. Al momento non ho motivo, e neppure desiderio, di rientrare in Italia, visto il trattamento che mi è stato riservato», ha detto all'Ansa. Su di lui pende un mandato d'arresto in carcere firmato dalla Procura di Brescia nell'ambito di un'inchiesta per reati fiscali. 

Viktor Bout, il mercante di morte torna in Russia da star: «Amo Putin, voglio combattere per lui in Ucraina»

Cirillo: sanno dove abito

«Mi è stato detto che non avrei neppure la possibilità di prendere un aereo per venire in Italia, perché è stato diffuso un mandato Interpol nei miei confronti, addirittura una red notice, normalmente riservata a terroristi e narcotrafficanti» ha sostenuto Cirillo aggiungendo poi che «non riesco a capire due cose.

Primo: a che cosa serve un mandato Interpol, che come tutti sanno è lo strumento per "ricercare" nel mondo una persona, quando l'autorità giudiziaria italiana non ha nessun bisogno di cercarmi perché sa benissimo che mi trovo a Mosca e conosce perfettamente il mio indirizzo; secondo: perché è stato chiesto un mandato Interpol e, invece, non viene chiesta la mia estradizione in Italia, attraverso la ordinaria procedura prevista dalla legge, che consentirebbe di conoscere quali sono le contestazioni che mi riguardano e i documenti su cui si fonderebbero. È un trattamento 'speciale' - ha concluso - che trovo molto strano e non capisco, ma sarà perché sono un architetto e non un avvocato».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 12:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA