Sbarchi a raffica, 700 migranti in una notte. Centro al collasso

Piantedosi visita l’hotspot: «Allo studio un piano per trasferimenti rapidi»

Sbarchi a raffica, 700 migranti in una notte. Centro al collasso

di Mario Landi

Un’ondata di barchini su Lampedusa. Oltre 35 lunedì: la guardia costiera ha recuperato 1200 persone. E nella notte tra lunedì e ieri sono arrivate altre 19 imbarcazioni con 705 migranti. In giornata ancora altri 4 natanti, con 164 persone. I migranti che viaggiavano su 14 di quelle barche, agganciate fra la notte e l’alba dalle motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza, hanno detto di essere giunti con «navi madre». Forse pescherecci da cui poi sono stati calati in acqua i barchini di metallo di 6 o 7 metri. Per queste traversate, cominciate da Sfax in Tunisia, i migranti, originari di nazioni della West Africa, hanno pagato fino a tremila dinari tunisini, 900 euro. Un gruppo di ventotto tunisini e egiziani ha riferito di avere autofinanziato il viaggio comprando il natante in legno e 10 taniche da 20 litri di carburante spendendo 35mila dinari tunisini (10.550 euro).

Il risultato della raffica di sbarchi è che l’hotspot di contrada Imbriacola è nuovamente sovraffollato: ieri con gli ultimi arrivi è arrivato a 2698 ospiti, a fronte di una capienza di 400 posti. Per far fronte all’emergenza nel centro di prima accoglienza, ieri sull’isola è arrivato, con un elicottero dei vigili del fuoco, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Si tratta di trovare una soluzione per la gestione degli arrivi che gravano in massima parte su Lampedusa. «Dobbiamo cercare di fare un piano complessivo affinché sia il più veloce possibile il trasferimento da Lampedusa» ha detto il ministro dopo la visita all’hotspot. Sull’isola, ha assicurato Piantedosi, sarà dedicata una task force, un ufficio del ministero che si occupi dell’emergenza. «Dobbiamo lavorare affinché Lampedusa diventi l’ingranaggio di un meccanismo più ampio che funziona. E nello stesso tempo - ha aggiunto il capo del Viminale - aiutare la gente che è all’addiaccio o in mezzo ai liquami».

Il sindaco Filippo Mannino ha elencato i problemi che l’amministrazione e i cittadini devono affrontare quotidianamente: «Da nove mesi ripeto sempre le stesse cose: i barchini abbandonati, i barchini sulle coste, la questione della spazzatura, la questione delle fogne, l’emergenza salme, i posti nei cimiteri. È stata dichiarata l’emergenza, dobbiamo accelerare su tutto. Ogni settimana morti - ha continuato Mannino - a causa di tutto questo stanno iniziando i malumori degli isolani».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Aprile 2023, 06:00
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