La moglie perdona i tradimenti del marito per 15 anni poi chiede il divorzio, la Cassazione: «Niente mantenimento è passato troppo tempo»
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La moglie avrebbe tollerato a lungo le scappatelle del marito, troppo a lungo per i giudici. Secondo i magistrati infatti, l'aver perdonato e sopportato i tradimenti per tutti questi anni non dimostrerebbe il nesso causale della fine del matrimonio causata dall'infedeltà del coniuge. In pratica se ha sopportato così tanto a lungo ora se lo deve far andare bene una volta per tutte e non può chiedere il mantenimento.
Al perdono della donna si aggiunge il fatto che la moglie non ha avuto modo di dimostrare con prove concrete i tradimenti del marito. Tutto è nato dopo 30 anni di matrimonio e la separazione. La donna chiede al coniuge 700 euro al mese, più 250 mila euro di 'buona uscita' e metà della casa coniugale. Il marito ha negato tutto e la battaglia legale arriva fino alla Cassazione dove i giudici danno ragione all'uomo: «Per mancanza di prove concrete, per l'assenza di riferimenti temporali certi e perché a voler ritenere provate le suddette relazioni, vista la loro risalenza, verrebbe a mancare il nesso causale con il termine della relazione». Oltre il danno però arriva la beffa: non solo la donna non prenderà un euro dall'ex ma sarà costretta al pagamento di tutte le spese processuali per intero.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Agosto 2020, 22:28
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