La “Carta di Spoleto”, il progetto per il rilancio del territorio post sisma
“Il Festival rappresenta un fattore importante di attrazione per il territorio, ma restano scoperti i mesi invernali”, ha commentato Giorgio Ferrara, direttore Artistico di Spoleto60. “Per fare il vero salto di qualità – secondo Marco Patuano, Ad di Edizione Holding e fino a tempi recenti a capo di Telecom Italia - non bisogna invocare i soldi, ma proporre buone idee. Esistono capitali impazienti sui mercati finanziari, che si muovono solo se possono ottenere un rendimento del 20% l’anno, e capitali pazienti, che si accontentano di un 5% con un orizzonte dai 10 ai 25 anni. Ma questi hanno bisogno di progetti attrattivi. Il grande valore della carta di Spoleto è gettare l’amo per un’idea in grado di attrarre i capitali pazienti. Ma, attenzione, non si tratta di capitali filantropici”.
Una delle priorità, intanto, è la realizzazione di una strada che acceleri il percorso per arrivare a Spoleto. “Lo sviluppo di un territorio – ha spiegato il sindaco Fabrizio Cardarelli - passa per la facilità con cui può essere raggiunto. La realizzazione degli ultimi 10-12 chilometri che oggi isolano Spoleto dai Terni risolverebbe il problema. Diventerebbe la trasversale d’Italia più veloce, completando la Ancona-Civitavecchia”. Esigenza simile a quella di Matera, che nel 2019 sarà capitale della cultura. “Matera –secondo il direttore del grande evento, Paolo Verri, ospite a Spoleto - è percepita come un luogo lontano e irraggiungibile, ma non lo è. È a 60 km da Bari ed entro ottobre la strada sarà tutta a quattro corsie”.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Luglio 2017, 15:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA