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«Lo scorso mese - spiega la madre biologica - abbiamo chiesto che le fosse rilasciata la carta d'identità e abbiamo subito intuito che non sarebbe stato semplice. Gli impiegati dell'Anagrafe, si sono dimostrati collaborativi, hanno chiesto chiarimenti, ma non sapevano come compilare i dati anagrafici. Inserire un nome palesemente femminile di fronte alla dicitura 'padre', tanto voluta dal ministro Salvini, rischierebbe in fatti trasformare quel documento un falso».
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Tutto rimane perciò nel limbo, e la bambina attualmente è senza identità. A raccontare l'assurda vicenda è stato il Corriere del Veneto: concepita con il seme di un donatore anonimo, la madre biologica (che vive con un'altra donna) ha ottenuto dal tribunale l'ok per adottarla.
Nemmeno gli avvocati della coppia sono riusciti a superare il problema e l'Anagrafe ha preferito sospendere la pratica e chiedere lumi al ministero, ma la risposta a distanza di due settimane non è ancora arrivata.
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Giugno 2019, 18:49
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