Vicenza, padre mussulmano rimanda il figlio in Bangladesh per 'salvarlo' dalla cultura uccidentale. Amava leggere e giocava a scacchi

L'alunno modello che ama gli scacchi sparisce nel nulla: il papà lo ha rimandato in Bangladesh per 'salvarlo'
Si chiama Dawud, è nato e cresciuto in provincia di Vicenza ed è un alunno modello. Nonostante le prime, grandi difficoltà con la lingua e la scuola (ed una bocciatura in prima elementare), questo bambino di quasi 12 anni e di origini bengalesi è riuscito a frequentare le scuole elementari con profitto, diventando anche un grande appassionato di libri e scacchi, grazie all'opera di un vicino di casa. L'uomo, Giancarlo Bertola, ora denuncia: «Non so più nulla di lui, mi aveva chiesto aiuto perché il papà lo voleva riportare in Bangladesh per 'salvarlo'».

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La vicenda è raccontata da La Repubblica: Dawud, che in prima elementare era stato bocciato, era riuscito a recuperare grazie all'intervento di Giancarlo, un architetto che vive nel suo stesso paese, Montecchio Maggiore, e che ha un figlio della stessa età. In poco tempo, Dawud è diventato il primo della classe e, oltre ad appassionarsi alla lettura, ha mostrato anche qualità incredibili nel gioco degli scacchi. «Avevo chiesto ai genitori di poterlo aiutare e ho scoperto un bambino intelligente, con tanta voglia di imparare. Ha amato la lettura, specialmente i libri di Verne, Salgari, London e Primo Levi» - racconta l'uomo - «Alla fine è diventato il più bravo al circolo locale degli scacchi ed è uscito dalle elementari col massimo dei voti».

Ad un certo punto, però, arriva il fulmine a ciel sereno. Giancarlo Bertola racconta infatti di aver ricevuto su WhatsApp un messaggio da Dawud: «Aiutami, mi hanno detto che mi portavano dal dottore e invece mi stanno riportando in Bangladesh». Sembra infatti che il padre del bambino non accettasse la 'deriva occidentale' del figlio, come denuncia Giancarlo Bertola: «So che il padre è convinto che Dawud sia stato rovinato e che abbia messo in dubbio anche l'esistenza di Allah. Per questo ha voluto rispedire in Bangladesh Dawud e i suoi fratelli. Da venti giorni non ho più sue notizie».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Dicembre 2019, 10:41
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