Da un lato, sta incoraggiando il suo popolo a resistere strenuamente e a fronteggiare l’invasione russa. Dall’altra, è costretto a nascondersi in continuazione. Sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky, infatti, c’è una vera e propria caccia all’uomo condotta da oltre 400 soldati mercenari: si tratta del gruppo Wagner, fondato e gestito da un ricco oligarca russo, Evgenij Prigozin, amico intimo di Vladimir Putin. Se l’obiettivo dell’esercito russo è quello di conquistare Kiev e deporre Zelensky, quello del gruppo Wagner è uno solo: uccidere a ogni costo il 44enne presidente ucraino, reo di voler avvicinare il Paese alla sfera di influenza occidentale, dopo aver paventato l’adesione all’Unione europea e alla Nato.
Tra i mercenari ingaggiati da Prigozin, ci sono soldati professionisti dalla grande esperienza, addestrati per uccidere, bravissimi a infiltrarsi e negli atti di sabotaggio. Lo dimostra il loro curriculum: senza dare nell’occhio, questo gruppo paramilitare ha condotto con successo delicate operazioni per la Russia in ogni parte del mondo, dalla Libia alla Siria, passando per la Cecenia e l’Africa subsahariana.
I servizi segreti di Kiev avevano saputo della loro presenza sabato mattina, poco prima del coprifuoco di 36 ore decretato dal sindaco Vitalij Klitschko, che aveva spiegato: «Chi sarà trovato in strada sarà trattato da nemico». Intanto, Viktor Medvedchuk, ricco oligarca ucraino di origini russe molto vicino a Putin, è evaso dai domiciliari, a Kiev, dove si trovava in seguito alla condanna per alto tradimento. Medvedchuk da molti è considerato il principale candidato alla successione a Zelensky nel caso in cui la Russia riuscisse a imporre all’Ucraina un governo fantoccio.
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Marzo 2022, 06:00
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