Julia Ituma morta, media turchi: si è uccisa. Il giallo della telefonata Le ultime immagini prima della tragedia

Un fermo immagine tratto da un video delle telecamere di sorveglianza dell'albergo pubblicato dal sito Hurriyet mostra gli istanti precedenti alla caduta della giocatrice di volley

Julia Ituma morta, media turchi: si è uccisa. Il giallo della telefonata Le ultime immagini prima della tragedia

di Redazione web

Una lunga sequenza video dalle telecamere di sorveglianza dell'albergo di Istanbul ritrae per l'ultima volta Julia Ituma viva. Nel video, pubblicato dal sito di Hurryet, si vede la giovane pallavolista azzurra che lascia la sua stanza per parlare al telefono. Poi chiude la conversazione, cammina lentamente per il corridoio buio, si siede a terra e resta a lungo con la schiena appoggiata alla parete della sua stanza, la testa sulle ginocchia. Le immagini del Volley Hotel ritraggono la ragazza tra le 22.30 e le 23.50. Poche ore prima della morte.

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La polizia turca esamina il telefonino di Julia

 La polizia di Istanbul ha posto sotto sequestro il telefono cellulare di Julia Ituma, la pallavolista italiana di Novara morta dopo esser caduta dalla finestra del suo albergo stanotte, e ne esaminerà il contenuto per cercare di comprendere cosa sia successo prima della tragedia. Lo apprende l'ANSA. In un video dell'albergo, diffuso dai media turchi e acquisito dagli inquirenti locali, si vede Ituma che nella tarda serata di ieri cammina nel corridoio, telefona, si siede a terra, poi rientra in camera.

Il video e le foto degli ultimi istanti di vita di Julia Ituma

Secondo le autorità turche Ituma è precipitata dalla finestra della sua stanza d'albergo a Istanbul, al sesto piano, intorno alle 4 di notte, mentre tutte le sue compagne di squadra dormivano. Il corpo senza vita è stato scoperto intorno alle 5. Secondo il sito del quotidiano turco Hurryet "si è appreso che Julia Ituma si è suicidata gettandosi dalla stanza al sesto piano dell'hotel". Le televisioni turche hanno anche mostrato il video degli ultimi istanti di vita della pallavolista italiana: Julia cammina barcollando nel corridoio buoi dell'albergo, poi si siede sul pavimento e quindi sembra rientrare in camera.

La compagna di stanza: «Abbiamo chiacchierato fino all'una e mezza»

Julia rientra nella stanza che divide con la compan di squadra Julia varela: «Quando è venuta in camera – ha poi detto l'atleta spagnola alla polizia – abbiamo chiacchierato fino all'una e mezza circa. Poi sono andata a letto e mi sono addormentata e quindi non so cosa sia successo dopo. Il personale dell'hotel mi ha chiamato verso le 5. È così che ho saputo che era caduta dalla finestra, perché non mi ero accorta di nulla».

La carriera: era una promessa del volley azzurro

Era una promessa del volley azzurro Julia Ituma, l'opposto della Igor Novara morta all'alba a Istanbul dove ieri sera aveva giocato con la sua squadra una
gara di Champions league contro le turche dell'Eczacibasi. E secondo il dt azzurro che per tre anni l'ha allenata «era determinata, non si lasciava abbattere da una sconfitta».

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Vicecampionessa del mondo under 18

Diciotto anni, origini nigeriane ma nata in Italia, Ituma con le giovanili italiane è stata vicecampionessa del mondo under 18 nel 2021 e nel 2022 campionessa d'Europa under 19. Proprio la scorsa estate, con la maglia dell'Italia Team aveva conquistato l'oro all'EYOF Banská Bystrica 2022. Nel match vinto contro la Turchia, Julia prese in mano l'Italia e la portò al successo, firmando ben 28 punti (3 ace, 2 muri, 55% in
attacco).

 

Le sue qualità, tecniche e personali, erano sotto gli occhi di tutti, a cominciare da Marco Mencarelli, il direttore tecnico del Club Italia, il settore giovanile femminile della
federvolley dove era cresciuta Ituma. «Julia aveva tutte le carte in regola per raggiungere i massimi livelli, aveva i numeri per fare un percorso di eccellenza», dice al telefono con
l'ANSA Mencarelli. «La notizia della sua morte mi ha lasciato un profondo senso
di impotenza - aggiunge il tecnico - la conoscevo bene, e vedevo per lei un futuro brillante.

Morire a 18 anni è una cosa contro  natura».

Mencarelli: «Una ragazza un po' chiusa ma non con le compagne. Ostinata e determinata»

«Julia era entrata nel Club Italia già nel periodo in cui io allenavo Busto Arsizio - racconta Mencarelli - poi dal 2021 sono rientrato e ho imparato a conoscerla. Era una ragazza un pò chiusa, ma non con le compagne. Ricordo la sua determinazione molto marcata, quasi una sorta di ostinazione, caratteristica pregevole che le ha consentito di apprendere tante
caratteristiche tecniche che le hanno consentito di crescere. Aveva una potenza straordinaria che stava imparando a dominare, a gestire. Aveva tutte le carte in regole per raggiungere i massimi livelli. Vedevo in lei più o meno più o meno le stesse qualità che avevo visto in Paola Egonu quando aveva 15-16 anni, anche se le caratteristiche tecniche erano diverse. Aveva le qualità per un percorso di eccellenza anche a livello internazionale». «Julia era molto determinata, reattiva - conclude - non era una che si faceva abbattere da una sconfitta, da un momento negativo. La notizia della sua morte mi ha lasciato un senso di impotenza».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2023, 14:42
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