Jois Pedone trovato morto, il caso a Chi l'ha visto: dalla scomparsa ai messaggi con la "sacerdotessa"

L'amica ha rivelato che lei stessa ha detto più volte a Jois di non farsi condizionare così tanto, ma che non è mai stata ascoltata

Jois Pedone trovato morto, il caso a Chi l'ha visto: dalla scomparsa ai messaggi con la "sacerdotessa"

di Redazione web

Prosegue l'indagine sulla morte di Jois Pedone, lo studente di 19 anni trovato senza vita in mare Vasto il 22 agosto due giorni dopo la scomparsa. Nel programma "Chi l'ha visto" si ritorna ad approfondire il mistero sulla tragica fine del ragazzo. Per parlarne, in studio sono stati invitati la nonna e lo zio, ancora increduli. «Era sempre seguito da noi - racconta la nonna -. Voleva andare a Barcellona. Aveva pagato per l'11 e il 12 settembre per stare lì qualche giorno». E invece è cambiato tutto. Il cadavere di Jois è stato ritrovato in mare con un peso di più di 40 chili attaccati alle caviglie, ma i genitori hanno da sempre scartato l'ipotesi del suicidio chiedendo agli inquirenti indagini approfondite. Ma soprattutto, il dubbio più grande riguarda "la sacerdotessa", una donna con cui Jois era in contatto e che avrebbe sentito poco prima di scomparire. La conduttrice ripercorre la storia specificando che nella chat dove è presente lo pseudonimo "sacerdotessa" «ci sono sei persone e il gruppo si chiama "i figli della luna". Il creatore del gruppo avrebbe portato Jois in questa chat». In un'intervista esclusiva, la conduttrice mostra la testimonianza raccolta da una ragazza che faceva parte di questa chat. 

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Il mistero sull'identità della “sacerdotessa”

«Con lo user "sacerdotessa" in questo gruppo c'era anche una ragazza, che praticava ritualistica», racconta una testimone, rimasta anonima. «Non riusciva a parlare con nessun'altra ragazza perchè sembrava stregato e convinto che questo patto lo imprigionasse». I vocali ritrovati nel cellulare di Jois riportano che lui e la "sacerdotessa" avevano fatto un patto: «Addirittura lei ha bevuto il mio sangue e io il suo», si sente nella nota. Un patto al quale Jois non sapeva come sottrarsi e che l'ha condizionato per tutta l'estate, fino alla morte

La testimonianza 

L'amica, che ha parlato a Chi l'ha visto, ha rivelato che lei stessa ha detto più volte a Jois di non farsi condizionare così tanto, ma che non è mai stata ascoltata. «Lui si sentiva in trappola.

Nel gruppo - continua - c'era una ragazza che si spacciava come sacerdotessa o comunque qualcuno che praticava ritualistica. Addirittura mi inviò anche un messaggio in cui mi ringraziava di come l'avessi aiutato a riprendere il sorriso». E sottolinea: «Era un ragazzo pieno di vita, non ci credo che si sia tolto la vita. O è stato indotto». 

Il programma di Rai3 ha raccolto un'altra testimonianza, quella di un pescatore che ha raccontato che quella notte del 22 agosto ha visto per molto tempo ardere un falò. E per mantenere il fuoco vivo è necessario che ci siano persone ad alimentarlo. Non è da escludere che Jois fosse andato in spiaggia per una riunione di gruppo in cui è stato acceso un falò. Che sia stato un rituale a cui Jois è stato indotto dalla "sacerdotessa?"

La scomparsa

La sera della scomparsa, il 20 agosto 2022, Jois dopo aver terminato il proprio turno di lavoro ha comunicato alla madre che sarebbe uscito con alcuni amici "per svagarsi un po'". A casa però non è mai tornato. Mary Nora Ramundi ha salutato il figlio l'ultima volta poco dopo l'una, quando, tornata a casa, lo ha visto che fumava in balcone. «Mi ha detto: ‘esco con gli amici’ e mi ha fatto il nome di due suoi amici storici, allora mi sono tranquillizzata – ha raccontato la donna – ma quando poi non è tornato a casa, abbiamo contattato questi due amici, ma ci hanno detto che non si erano neanche messi d’accordo con lui per uscire insieme».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Ottobre 2022, 09:50
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