Ferie regalate al collega malato per salvarlo dal licenziamento

Ferie regalate al collega malato per salvarlo dal licenziamento
Cedono volontariamente le loro ferie al collega malato e alle prese con una delicata situazione personale, al quale si stringono con una bella e concreta dimostrazione di solidarietà. Autori del gesto sono i lavoratori della JesiServizi, la società di proprietà comunale alla quale è affidato, fra gli altri, il compito di garantire l’igiene urbana e la raccolta rifiuti in città. Nei giorni scorsi si è proceduto alla firma del necessario accordo fra azienda da una parte e sindacati dall’altra. Mentre sono già circa una quarantina, oltre la metà del totale dei dipendenti di JesiServizi, i lavoratori che hanno voluto “donare” al collega parte delle ferie da loro maturate. Permettendo in questa maniera all’uomo, che ha nel frattempo pressoché esaurito, date le sue condizioni, giorni di malattia, permessi e ferie personali a disposizione, di non perdere il posto di lavoro.

«Una grandissima dimostrazione di solidarietà e di disponibilità da parte dei lavoratori - spiega Roberto Ascani, segretario Fit Cisl Marche - e la prima volta di un accordo di questo tipo nelle Marche per quanto riguarda il comparto in questione. La persona di cui si parla è da lungo tempo dipendente di JesiServizi, sin dalla costituzione della società. Ma era prima ancora dipendente comunale, passato in seguito nel nuovo soggetto. Purtroppo una serie di problemi di salute e personali, legati a infermità e a difficoltà di natura sociale, hanno portato questa persona molto vicina a esaurire il cosiddetto “periodo di comporto”, il totale di assenze per malattia oltre il quale può scattare il licenziamento». A venire incontro all’uomo l’iniziativa dei suoi colleghi, che ha trovato la disponibilità dell’azienda e la possibilità di essere messa nero su bianco. 

«L’accordo è stato firmato da JesiServizi e dalla Rsu e da alcune organizzazioni sindacali fra cui noi di Fit Cisl, che ne siamo stati promotori» dice Ascani. Saranno dunque le ferie dei suoi compagni di lavoro a permettere all’uomo di non mettere a rischio il posto a fronte di ulteriori assenze per malattia, in attesa di trovare una soluzione definitiva ai suoi problemi. «In realtà- spiega Ascani- il dipendente in questione ha tutti i requisiti per il riconoscimento di un livello di invalidità civile che gli darebbe diritto a agevolazioni e mansioni di diversa natura. Ma proprio per le difficoltà personali e di inserimento sociale, non è riuscito a muoversi in maniera autonoma, così da farsi riconoscere il trattamento che gli spettava. Le “ferie solidali” donate dai colleghi daranno dunque modo di prendere tempo e compiere tutti i passi necessari per la soluzione definitiva e più adatta a questo caso». Per i colleghi, qualche prezioso e dovuto giorno di ferie in meno da godere ma di sicuro una bella medaglia da appuntarsi sul cuore. 
Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Ottobre 2018, 15:33
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