Scuola, numeri choc. La Fondazione Rocca: in 20 anni nulla è cambiato. Studenti impreparati e docenti maltrattati

Scuola, numeri choc. La Fondazione Rocca: in 20 anni nulla è cambiato. Studenti impreparati e docenti maltrattati

di Lorena Loiacono

Una scuola ferma da vent’anni e tanti problemi da risolvere: dagli studenti impreparati ai docenti troppo in là con l’età e mal pagati. La Fondazione Rocca ha presentato il rapporto “Scuola, i numeri da cambiare”, in collaborazione con l’Associazione TreELLLe. Ed è emerso che, a distanza di dieci anni dall’ultimo rapporto, nulla è cambiato. Anzi.
 Il rapporto è stato analizzato per la Fondazione Rocca dal curatore del volume Giovanni Biondi e dal presidente Gianfelice Rocca, e sono intervenuti Giuseppe Valditara (ministro dell’istruzione e del merito), Carlo Bonomi (presidente Confindustria), Andrea Gavosto (direttore Fondazione Agnelli), Attilio Oliva (presidente Associazione TreELLLE) e Francesco Profumo, (residente Fondazione Compagnia di San Paolo ed ex ministro dell’istruzione). 


POVERI

La scuola italiana, pubblica e statale per il 95% dei casi, si basa su una governance centralizzata praticamente immobile da oltre 100 anni con un corpo docente con l’età media più alta d’Europa, oltre 50 anni, senza una carriera programmata e con il peggior trattamento economico: basti pensare che un insegnante arriva al massimo stipendiale dopo 39 anni di lavoro. In Danimarca si arriva allo stesso livello dopo 12 anni. Questo comporta una scarsa considerazione per il ruolo di insegnante, tanto che solo un ragazzo su 100 dichiara di voler diventare docente. 


RIMANDATI

Impreparati, anche quelli che arrivano a ottenere il titolo di studio: solo nell’ultimo anno, circa la metà dei maturandi non ha sviluppato le competenze sufficienti in italiano e matematica.

Al Sud e nelle Isole la quota di impreparati, nonostante il diploma, sale al 70% per matematica. Le scuole elementari danno buoni risultati, il momento peggiore si registra invece a partire dalle scuole medie, tanto che l’Italia resta molto al di sotto delle medie internazionali soprattutto per le competenze di matematica.


 ASCENSORE SOCIALE GUASTO

Secondo i dati riferiti da Confindustria, l’offerta formativa inadeguata comporta un doppio problema: da un lato la mancanza di figure professionali (su 382mila profili ricercati dalle imprese, più di 177mila sono di difficile reperimento) e dall’altro il blocco dell’ascensore sociale perché si amplia il divario tra chi parte avvantaggiato e chi, invece, parte a rilento e resta indietro.

 

IL MINISTRO VALDITARA.

Per Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, «la Scuola è il pilastro per un futuro di qualità e successo. Vogliamo creare una Scuola che non penalizzi l’intelligenza pratica, sono contrario alla liberalizzazione di tutti i percorsi. Le materie scolastiche vanno adeguate alle propensioni dei ragazzi: è necessaria una formazione personalizzata, con il docente che sostenga i ragazzi che hanno difficoltà e faccia emergere i talenti». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Novembre 2022, 14:25
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