L’Italia che decresce: 7 bebè e 12 morti ogni mille abitanti

Il 2022 l’anno più nero: per la prima volta meno di 400mila nuovi nati a fronte di 713mila decessi. Paese sempre più vecchio

L’Italia che decresce: 7 bebè e 12 morti ogni mille abitanti

di Alessandra Severini

Sempre meno nascite e sempre più anziani. Il calo demografico che interessa l’Italia è stato certificato dall’Istat anche per il 2022, un anno nero in cui la natalità nel nostro Paese ha raggiunto il suo minimo storico. Al 31 dicembre i residenti in Italia erano 58.850.717 con un calo di circa 179mila unità rispetto all’inizio dell’anno (-0,3% rispetto al 2021). I nuovi nati nell’anno passato sono stati appena 392.598, 7.651 in meno rispetto al 2021 (-1,9%). Nel 2019 i nuovi nati erano stati più di 420mila ma negli ultimi 4 anni il calo è stato costante e continuo (circa 405mila nel 2020 e 400mila nel 2021).

Il numero medio di figli per donna si è ridotto a 1,24. La regione con la fecondità più alta è il Trentino-Alto Adige con un valore pari a 1,51 figli per donna, seguita da Sicilia e Campania, che però registrano valori molto più bassi, rispettivamente 1,35 e 1,33.

Fanalino di coda la Sardegna che, con un valore pari a 0,95, è per il terzo anno consecutivo l’unica regione con una fecondità al di sotto dell’unità.

La natalità al minimo storico produce una dinamica demografica negativa: nel 2022 i decessi sono stati 713 mila, le nascite 393mila, con un saldo naturale quindi di -320mila unità significa che ogni 1000 abitanti si sono registrati 7 neonati e 12 morti. Il processo di invecchiamento della popolazione appare inesorabile e fonte di preoccupazioni soprattutto in tema di sanità e welfare. L’età media della popolazione italiana è ormai di 46 anni. Gli over 65 sono più di 14 milioni e costituiscono il 24% della popolazione.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Aprile 2023, 06:00
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