Dalla manifestazione No Green pass di ieri di Bologna insulti choc a Liliana Segre. Insieme ai cori contro il premier Mario Draghi e contro il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, dal palco alcuni manifestanti, uno in particolare - ma ampiamente applaudito - si sono lasciati andare a giudizi pesanti sulla senatrice a vita. «Una donna che ricopre un seggio che non dovrebbe avere perché porta vergogna alla sua storia e che è Liliana Segre, che dovrebbe sparire da dove è», ha detto uno dei manifestanti che ha preso la parola al megafono.
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Chi è il manifestante che lo ha detto
L'uomo al megafono è Gian Marco Capitani, leader del movimento Primum non nocere, in prima fila tra i No Green pass a Bologna e in piazza già nelle scorse settimane anche a Roma per combattere il certificato verde. Era in piazza anche ieri a Bologna, dopo settimane di mobilitazione in tutta Italia. Lo scorso 25 settembre, nella stessa manifestazione (a Roma) di cui era stato tra i promotori lo stesso Capitani, aveva parlato la vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò, la poliziotta no-vax finita poi nell'occhio del ciclone proprio per il suo intervento.
Le reazioni
Una unanime condanna è arrivata dalle istituzioni contro gli insulti alla Segre. «Le parole d'odio su Liliana # Segre sono una orribile macchia che segna questa giornata.
«Condanniamo con fermezza gli insulti alla Senatrice Liliana Segre durante la manifestazione dei #NoGreenPass sono vergognosi!», scrive invece il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Ottobre 2021, 14:26
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