Influenza australiana, Pregliasco: «Rischio di 20 mila morti, niente cenone di Natale se siete raffreddati»

La Mers, ribattezzata "influenza del cammello", "è sostanzialmente come Covid/Sars-CoV-2"

Influenza australiana, Pregliasco: «Rischio di 20 mila morti, niente cenone di Natale se siete raffreddati»

 Le possibili vittime dell'influenza australiana? «Ventimila morti è un numero che ci può stare» fra le stime plausibili per il virologo Fabrizio Pregliasco. Un dato, questo, collocato dall'esperto anche nei giorni scorsi nella parte più alta della forbice. Pregliasco ne ha parlato di nuovo oggi a Rai Radio1, ospite di 'Un Giorno da Pecorà. «Sta salendo il numero dei contagi - ha spiegato il docente di Igiene dell'università Statale di Milano - anche se il picco per questa influenza ci dovrebbe essere subito dopo le feste». Cosa fare allora se si è influenzati prima del cenone di Natale? «Se si è raffreddati, influenzati, o si ha un pochino di febbre è meglio stare a casa propria e non andare», avverte l'esperto. Bisognerebbe anche limitare il numero degli invitati? «Forse lo limiterei a una decina di persone», ha concluso

 

«Influenza del cammello? Alzare sorveglianza»

La Mers, ribattezzata 'influenza del cammellò «è una patologia che conosciamo dal 2012, è un coronavirus che ha un'alta letalità e che non si riesce a controllare da allora nelle regioni del Medio Oriente. È sostanzialmente come Covid/Sars-CoV-2».

E, in considerazione dell'alto numero di spostamenti in occasione dei Mondiali di calcio, la presenza di un possibile rischio correlato alla diffusione di questo virus va vista «come esigenza di sorveglianza». A inquadrare all'Adnkronos Salute la portata di questo alert è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene dell'università Statale di Milano. Alcuni Paesi hanno effettivamente segnalato la necessità che le autorità sanitarie e i medici vengano sensibilizzati sul rischio di Mers nei viaggiatori al rientro dalla Coppa del mondo che si svolge in Qatar. Anche su 'The Lancet Global Health' un gruppo di esperti di diversi centri con sede dall'Arabia Saudita al Portogallo, fanno presente che il rischio di un aumento della trasmissione di Mers non è da sottovalutare, per via del fatto che due maxi eventi che si stanno svolgendo in contemporanea nel Paese - i Mondiali e un festival per il concorso di bellezza dei cammelli del Camel Mzayen Club - stanno attirando centinaia di migliaia di persone dal Medio Oriente e da tutto il mondo. E molti partecipano a entrambi questi raduni di massa, interagendo a stretto contatto tra loro e con i cammelli, «creando - scrivono gli autori del commento - condizioni ideali per la trasmissione di agenti patogeni zoonotici associati ai cammelli con potenziale epidemico. Questi agenti patogeni includono il Mers-CoV, altamente letale. I cammelli dromedari in Medio Oriente sono un importante serbatoio di Mers-CoV. Gli esseri umani vengono sporadicamente infettati attraverso il contatto diretto o indiretto con cammelli o latticini di cammello infetti».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Dicembre 2022, 21:52
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