Ragazze morte, il giovane che guidava l'altra auto: «Mikele voleva sorpassarmi». Il dolore della mamma di Barbara

La mamma di Barbara Brotto, morta a 17 anni: "Questa tragedia ha distrutto non due ma otto famiglie"

Ragazze morte, il giovane che guidava l'altra auto: «Mikele voleva sorpassarmi». Il dolore della mamma di Barbara

di Redazione web

«Io ero davanti, con la mia macchina lungo lo stradone e Mikele dietro. Poi lui ha tentato di superarmi sulla sinistra. Andava veloce. La sua auto ha toccato la fiancata della mia e subito dopo ha perso il controllo». Sono le parole di Gezim Qerosi, il giovane indagato per omicidio stradale per l'incidente di Gorgo, nel trevigiano, in cui hanno perso la vita Eralda Spahillari e Barbara Brotto e ferito in modo grave i due fidanzati, Daniel Castelli, 18 anni e Mikele Tatani, 19 anni. Parole che il giovane avrebbe detto ai suoi amici il giorno seguente allo schianto mortale, scrive il Corriere del Veneto, senza riferire però della fuga dal luogo dell'incidente.

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Ragazze morte, il giovane indagato

«Ho visto il mio nome sui giornali, sono state scritte cose non vere, come il fatto che stavamo facendo una gara di velocità» le poche parole che Qerosi, il 18enne di origine albanese, ha detto al Corriere prima di trincerarsi nel silenzio. Ma un suo amico, rivela quanto gli avrebbe detto il giorno dopo l'incidente, in cui secondo il racconto la responsabilità sarebbe del ragazzo alla guida della Bmw, che trasportava Eralda e Barbara, e che nel sorpasso a tutto gas, avrebbe toccato la sua auto, perdendo così il controllo.

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La richiesta di aiuto

«In macchina ci siamo messi tutti a urlare e uno degli altri ragazzi che erano con me ha telefonato al 118, mentre tornavamo indietro. Siamo scesi e c’era l’auto di Mikele distrutta...» prosegue il racconto degli amici di Qerosi, che però dopo l'incidente e dopo aver chiamato i soccorsi si è allontanato dal luogo dello schianto, forse in preda al panico o forse perché avevano bevuto.

I carabinieri, infatti, li hanno rintracciati solo alcune ore dopo nelle loro case.

 

Il dolore delle famiglie

«Chiedo a chi voleva bene a mia figlia di stare vicino non solo a noi, ma tutti i ragazzi coinvolti e ai loro genitori: questa tragedia ha distrutto non due ma otto famiglie», afferma, in una dichiarazione diffusa stamani, Gabriella, madre di Barbara Brotto, la diciassettenne di Oderzo morta insieme ad Eralda nell'incidente di sabato notte.

«Auguro con tutto il mio cuore - aggiunge la donna - ai due ragazzi che stanno lottando tra la vita e la morte  di farcela, prego che il bilancio di questo dramma non diventi ancora più pesante. Oggi, nella realtà, tutte le auto possono raggiungere velocità elevate ma nel male, la Bmw, quantomeno, è una macchina più solida: se ci fosse stata un'utilitaria al suo posto a quest'ora con ogni probabilità staremmo piangendo non due ma quattro giovani vite. Adesso chiedo riserbo e rispetto per il mio dolore, e invito tutti coloro che volevano bene a Barbara ad essere vicini non solo alla nostra ma a tutte le otto famiglie che sono in qualche modo coinvolte e che soffrono per questa enorme tragedia». Per volontà di Barbara, sono stati donati gli organi.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Marzo 2023, 12:55
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