Incidente mortale. Il sogno spezzato di Ion ed Elena: si sarebbero dovuti sposare tra un mese

Il sogno spezzato di Ion ed Elena: si sarebbero dovuti sposare tra un mese

di Luca Marin e Michelangelo Cecchetto
PADOVA - Tra un mese Ion Ungureanu e la sua Elena si sarebbero sposati. Tutto era pronto per il matrimonio, in agosto, che avrebbe coronato sette anni d'amore. I vestiti, la cerimonia, il ristorante. Tutto era già stato organizzato. Un sogno che si è spezzato ieri notte, quando il 29enne romeno, da anni in italia, operaio, è rimasto vittima dell'incidente in via Brenta, a Borgoricco.  
 
 

Ion viveva in via S.Anna a Villa del Conte, a soli 500 metri dal confine con la frazione di S.Anna Morosina di San Giorgio in Bosco. Una casa tra i campi, difficile da raggiungere anche con il navigatore, condivisa con la sorella Daniela. Ci abitava con il cognato Loris, i due nipotini e il fratello Marian. I genitori, invece, sono rimasti nel paese natale, in Romania. 

 
Nel 2006 è arrivato in Italia e qui si è fatto la sua vita: lavorava in una fabbrica di materassi e poltrone a Villanova di Camposampiero e si era fidanzato con Elena, una bella moldava di Cittadella. Ion non amava una vita spericolata, racconta chi lo conosceva bene: era tutto lavoro e morosa. Niente bar o discoteca, ma tutte le sere dalla sua amata con la quale aveva deciso di sposarsi. 

«Era un ragazzo davvero buono, sorridente e generoso - lo ricorda tra le lacrime la sorella Daniela - mio fratello non si arrabbiava mai. Aiutava tutti ed era ben voluto anche in paese. Dopo il turno di lavoro non amava andare nei locali pubblici, voleva solo raggiungere la sua fidanzata. Quando abbiamo saputo cos'era successo il mondo ci è crollato addosso. Mio fratello aveva il turno che terminava alle 23. Non sappiamo se si sia fermato a fare qualche ora di straordinario». 

I nipotini del ragazzo non riescono a trattenere le lacrime. E' un pianto soffocato quello dei due ragazzini che ascoltano e non hanno la forza di aprire bocca. «Ion era davvero un ragazzo molto generoso - aggiunge un amico di famiglia con uno scatto di orgoglio che vuole ribadire l'enorme perdita umana subìta - era innamoratissimo di Elena tanto che avevano deciso sposarsi. Era quasi tutto pronto. Ad agosto sarebbe stata una grande festa per tutta la famiglia. Invece le cose sono andate in modo così tragico».

IL DESTINO DI GIACOMO
Tra meno di due mesi, il 17 agosto, avrebbe compiuto 19 anni Giacomo Dalla Rosa. Un drammatico destino lo ha portato via troppo presto, mentre stava ritornando a casa. Era a pochissimi chilometri da Tezze sul Brenta dove abitava con la famiglia. Le ore precedenti le aveva trascorse con gli amici in modo spensierato ed allegro com'è naturale a quella età. Studente di quarta nellistituto tecnico industriale Enrico Fermi di Bassano del Grappa, Giacomo era tifosissimo del Milan e poi del Vicenza. Ragazzo di compagnia, proprio con alcuni degli amici del suo gruppo stava ritornando a casa dalla festa di Santa Croce Bigolina. Tra le sue passioni, la musica. In particolare i generi rap ed hip hop. Eminem, Marracash, Emis Killa, Fedez, 50 Cent e Fabri Fibra, sono alcuni degli artisti del genere che amava ascoltare assieme alle note pop di Rihanna e Shakira e a quelle del dj David Guetta fino ai ritmi dell'intramontabile Bob Marley. Tutto svanito in una frazione di secondo, in un attimo. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Giugno 2018, 13:38
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