Con l'auto nel canale, 36enne salvata da 2 operai eroi e una giovane pediatra

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di Cesare Arcolini
 Finisce nelle acque del canale e rischia di morire annegata. Una 36enne di Curtarolo nell'alta padovana se riuscirà a salvarsi dovrà ringraziare all'infinito due eroi che si sono tuffati nel canale e l'hanno estratta dall'abitacolo e una dottoressa specializzanda che ha contribuito in maniera decisiva alla successive manovre rianimatorie in attesa dell'arrivo del personale medico del Suem 118. La drammatica vicenda si è consumata ieri mattina lungo la Sp46 a Curtarolo all'altezza dell'incrocio con semaforo collega via Monte Nero e via Umberto I. Per cause ora al vaglio degli agenti della Polizia locale  la donna, E. M. mentre si trovava al volante della sua Seat Ibiza avrebbe attraversato l'incrocio con il semaforo rosso andandosi a scontrare con una Peugeot 208 condotta da un padovano di 40 anni. Nella carambola l'Ibiza si è prima schiantata contro una terza auto, una Toyota Yaris prima di inabissarsi nel canale.
 
 


SCENA DRAMMATICA
La scena si è consumata davanti agli occhi increduli di decine di passanti. Il terrore ha bloccato un po' tutti. Nessuno è stato in grado di prendere una decisione drastica per tentare di salvarla. La svolta si è avuta quando due dipendenti di una vicina fabbrica, Sergio Marzocchi di 48 anni e Alessandro Lunardi di 31 rendendosi conto che la donna al volante in tempi rapidi sarebbe morta annegata hanno deciso di tuffarsi. Non è stato facile giungere all'abitacolo della vettura. Dopo tanti tentativi andati a vuoto sono riusciti ad aprire una portiera e a trascinare la donna fuori dal mezzo. Una volta portata a riva Alessandro Lunardi ha cominciato a rianimarla attraverso il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. In seconda battuta è giunta una dottoressa trentaduenne, Federica Menzato, che lavora all'ospedale di Padova nel reparto di Terapia intensiva di Pediatria.

AIUTO PROVVIDENZIALE
La donna, che stava andando al lavoro dopo essere partita da Villa del Conte ha subito preso dal portabagagli della sua auto un pocket mask, un dispositivo indispensabile per la rianimazione cardiopolmonare. Dopo interminabili minuti di attività, il risultato è stato ottenuto e il cuore della donna ha ripreso a battere. È stata accompagnata in ospedale a Camposampiero in prognosi riservata, ma i medici che fin da subito l'hanno presa in cura sono ottimisti sul recupero. Gli stessi medici si sono complimentati con i due uomini e la specializzanda per il lavoro svolto. I tre eroi di giornata hanno dichiarato: «Abbiamo fatto solo il nostro dovere. È fondamentale aiutare il prossimo. Ogni volta che si presenta una situazione di pericolo dobbiamo pensare che in difficoltà ci possa essere un nostro familiare o amico». I due colleghi di lavoro non appena sono rientrati in fabbrica sono stati accolti da uno scrosciante applauso. Gli agenti della Polizia locale hanno sequestrato i mezzi coinvolti e lo smartphone di E.M. su richiesta dell'autorità giudiziaria. Tra le cause che hanno portato alla tremenda carambola non si esclude un improvviso malore della donna, ma anche una banale disattenzione o un raggio di sole che l'ha abbagliata.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Agosto 2020, 09:48
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