Incendi Abruzzo, paura a Pescara: fuoco sulle case, ustionati e bagnanti in fuga

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Dopo la Sardegna e la Sicilia, oggi è Pescara a essere cinta d'assedio dai roghi. E sono scene drammatiche quelle che si sono viste in città: le fiamme hanno raggiunto le abitazioni, c'è stato un fuggi fuggi dalle spiagge dove si sono alzate alte colonne di fumo nero e il fuoco ha raggiunto avvolto persino le palme del lungomare. Indelebili i danni nella Riserva Dannunziana, la grande pineta patrimonio cittadino.

A fine giornata si contano una trentina di intossicati, centinaia di persone evacuate, poco meno di una decina gli stabilimenti devastati. Cinque le persone trasportate in ospedale, tra queste una bambina e due suore che erano in una struttura che si trova nell'area interessata dal rogo. 

La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo e si indaga col forte sospetto della matrice dolosa. Risultano già tre differenti punti di innesco delle fiamme. Ma è l'intera Regione Abruzzo ad essere mobilitata per l'emergenza incendi e a richiedere mezzi e risorse a Roma, in una giornata che ha visto le fiamme divampare praticamente in tre quarti d'Italia. «Ci sono fronti aperti in ogni provincia», spiegano dalla Regione in serata.

Le fiamme hanno colpito duro infatti anche in Val di Sangro, dove lambiscono fabbriche e capannoni. I roghi divampati con la tragica complicità delle temperature roventi e del forte vento di libeccio hanno interessato anche le Marche, soprattutto l'Anconetano, il Molise nel Teramano (qui ospiti del camping di Campomarino si sono riversati in mare per fuggire alle fiamme), la Puglia, dove un operaio è morto a seguito di un malore mentre eseguiva un intervento, e la Sicilia dove sono attivi maxi roghi da ben tre giorni.

Disagi anche in Toscana: le fiamme hanno ostacolato per diverse ore la viabilità dell'Autosole, all'altezza di Lucignano (Arezzo). A Pescara, la morsa di fuoco ha cominciato a minacciare case e bagnanti nell'area sud del capoluogo abruzzese nella tarda mattinata quando le temperature hanno raggiunto soglie record (39 gradi) e il forte vento di libeccio si è fatto alleato potente delle fiamme. Un posto medico avanzato è stato immediatamente allestito nell'area colpita ed è stato attivato il protocollo delle maxi emergenze.

INCENDI A PESCARA: PINETA D'AVALOS

La situazione più preoccupante è quella tra Francavilla e Pescara, nei pressi del quartiere di Villaggio Alcione/ pineta D’Avalos. Le fiamme minacciano le abitazioni e c'è chi ha abbandonato la spiaggia per paura. Il fumo nero è ben visibile da ogni punto. Molti residenti sono in fuga. Si sono avvertite anche delle esplosioni: nelle vicinanze c'è uno sfascio. Coinvolti anche due edifici che ospitano le scuole. Anche il tetto di una abitazione ha preso fuoco. C'è qualche ustionato, tanto che è stato predisposto un punto di primo soccorso avanzato. 

Sono state medicate 5 persone per intossicazione: tra loro due suore e una bambina.

Le loro condizioni non sono preoccupanti. 

Un disastro di proporzioni inimmaginabili. «Abbiamo dovuto evacuare diverse abitazioni e anche stabilimenti balneari a causa del fumo e dei lapilli. Stiamo lavorando con tutti gli uomini disponibili. Il principale avversario è il vento caldo. Con l'elicottero dei vigili del fuoco si sta cercando di limitare i danni». Queste le parole del sindaco di Pescara Carlo Masci che sta coordinando le operazioni di spegnimento del vasto rogo. 

 

Ha preso fuoco anche uno stabilimento nei pressi, il Coralba: i bagnanti sono in fuga. Il vento bollente rende difficile circoscrivere la zona.

Incendi anche nelle zone di Farindola, Penne, Val d’Orta.  

NEL CHIETINO

Quadro terribile anche nel Chietino.  Costa dei Trabocchi a fuoco, incenerita la pinetina di Rocca San Giovanni a Vallevo ' con fronte di tre chilometri verso Fossacesia. Fuoco che lambisce le case. Fiamme pure in Val Sangro con aziende a rischio. 

Situazione grave a Monteodorisio: vasto incendio in Contrada San Berardino: qui anche i cittadini stanno dando una mano. Evacuate due abitazioni. 

Altri incendi sono in corso a Ortona, secondo le prime informazioni in località Villa Grande e Santa Lucia, anche in questo caso il fumo è ben visibile dall’autostrada.

NEL TERAMANO

«La situazione è davvero complicata in provincia di Teramo», fanno sapere gli uomini dei vigili del fuoco. Ci sono due incendi più grandi: uno, abbastanza esteso, in località Fontanelle di Atri e un altro, che al momento sembra più contenuto, nei pressi di Mosciano Sant’Angelo, a ridosso dell’autostrada, dove si è alzata una fitta colonna di fumo. In più diversi focolai si accendono continuamente nelle zone dove ci sono le sterpaglie.

(Notizia in aggiornamento)

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Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Agosto 2021, 23:12
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