Covid e lavoro, l'Inail: «No a risarcimenti per chi non si vaccina»

L'Inail: «No a risarcimenti per chi non si vaccina»

di Simone Pierini

Niente risarcimento per l'infortunio sul lavoro per gli operatori sanitari che si contagiano dopo aver rifiutato il vaccino. È quanto starebbe ipotizzando l'Inail in risposta a una richiesta arrivata dall'Ospedale san Martino di Genova che ha posto un quesito giuridico all'Ente a proposito di personale infermieristico che dopo aver rifiutato di sottoporsi al vaccino anti Covid è risultato positivo al tampone. La questione è sul tavolo ma non essendo obbligatorio accettare il vaccino appare difficile porre una sanzione.


Per questo l'Inail sarebbe orientato a chiedere lumi al Ministero del Lavoro, vigilante, a quello della Sanità e al Garante della Privacy. Servono regole diverse almeno per il personale sanitario. Per Cesare Damiano, consigliere d'amministrazione dell'ente, è «logico che chi decide di non vaccinarsi e svolge una mansione a rischio poi non possa chiedere il riconoscimento dell'infortunio sul lavoro», ha detto al Corriere della Sera specificando però di parlare a titolo personale.


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Febbraio 2021, 08:40
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