«L'immigrato impari regole del vivere civile o torni in patria»: la sentenza del Tar boccia il ricorso di un albanese

L'uomo è residente da 13 anni in Italia, ha moglie e figli ed è occupato con regolare contratto di lavoro subordinato

«L'immigrato impari regole del vivere civile o torni in patria»: la sentenza del Tar boccia il ricorso di un albanese

Il Tar Liguria ha bocciato il ricorso di un albanese contro la Questura di Savona e il Viminale stabilendo con una sentenza che «è legittimo che la Questura non rinnovi il permesso di soggiorno a un immigrato facendolo rientrare in patria se non ha interiorizzato le regole essenziali del vivere civile». Il tutto, nonostante sia residente da 13 anni in Italia, con moglie e figli di 7 e 4 anni, occupato con regolare contratto di lavoro subordinato. Le regole del vivere civile sarebbero state violate «con la commissione di reati di rilevante gravità». La Questura e il Viminale avevano negato il rinnovo di permesso di soggiorno in considerazione della condanna a 3 anni per 16 episodi di cessione di stupefacenti. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Aprile 2022, 16:02
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