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Il post («a sta str...a qualcuno metterà una palla in testa prima o poi, a prescindere da quest'ultima stronzata») è stato pubblicato da un account che ha tutte le caratteristiche dell'odiatore seriale, probabilmente creato ad hoc per diffondere messaggi diffamatori e minacce sui social, come troppo spesso accade. Quello rilanciato da Ilaria Cucchi non è l'unico messaggio minatorio indirizzato alla donna, tirata in ballo già il 19 novembre scorso, commentando l'intenzione della sorella di Stefano di querelare Salvini.
«Insistendo, insistendo otterrà quello che vorrà», aveva scritto aggiungendo l'emoticon di un diavolo.
Innumerevoli i post contro il movimento delle Sardine e a favore della Lega e del suo leader. In un paio di messaggi auspicava un attentato alle moschee o al parlamento europeo tanto da essere sospeso da Facebook più di una volta. Esattamente come accaduto subito dopo la sentenza di condanna dei carabinieri, e come ribadito ieri dopo l'annuncio della querela partita da Ilaria Cucchi, anche oggi Matteo Salvini è tornato a rilanciare la stessa identica dichiarazione, senza citare direttamente il caso Cucchi. «La droga fa male sempre e comunque - ha detto -, spero di non essere denunciato se il sabato pomeriggio denuncio che la droga fa male, sempre e comunque». Proprio ieri la stessa Ilaria era tornata a chiedere di interrompere lo «spettacolo» dell'ex ministro «sulla pelle» della famiglia Cucchi, depositando ufficialmente la querela contro l'ex vicepremier e contro chiunque infanghi il nome di Stefano.
Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Novembre 2019, 18:58
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