Il virologo Silvestri stavolta è meno ottimista: «Il Covid potrebbe tornare a dicembre-gennaio»

Il virologo Silvestri stavolta è meno ottimista: «Il Covid potrebbe tornare a dicembre-gennaio»
Il virologo Guido Silvestri continua a pubblicare le 'Pillole di ottimismo' sul suo profilo Facebook, ma stavolta il suo ottimismo si ferma a metà: se infatti da un lato sottolinea i dati ancora in calo dei ricoveri e dei contagi da Covid-19, dall'altra lancia l'allarme sul prossimo inverno, quando c'è la seria possibilità di una seconda ondata simile alla prima.

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La ritirata del virus dall'Italia, scrive il virologo docente alla Emory University di Atlanta, «continua. Anche oggi cala il numero totale dei ricoverati in terapia intensiva per Covid-19, da 408 a 353, quindi di ben 55 unità, e siamo ora all'8,7% del picco. Scende anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 5.916 a 5.742, quindi di altre 174 unità) mentre i casi attivi totali scendono da 39.893 a 39.297, quindi di altre 596 unità. Sono dati che indicano come le riaperture del 4 e del 18 maggio non abbiano minimamente scalfito il trend verso la risoluzione dell'epidemia».

«Mentre speriamo di cuore che Sars-Cov-2 se ne vada per sempre, la chiara 'stagionalità' dei coronavirus deve farci prendere molto sul serio la possibilità di un ritorno del virus in dicembre-gennaio», aggiunge però lo scienziato. «Per questo, invece di insistere su interventi a tappeto, nello spazio e nel tempo, di dubbia efficacia e che hanno gravi effetti avversi sull'economia e sul morale del Paese, sarà importante puntare su strategie chiave come monitoraggio e preparazione», esorta Silvestri.

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2020, 16:03
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