Il turista racconta come si è innamorato di Bologna percorrendo tutte le vie del centro

Il turista racconta come si è innamorato di Bologna percorrendo tutte le vie del centro
Così bella da ispirare tanti artisti e musicisti che nei dintorni sono nati e cresciuti, fino a celebrarla in opere che hanno fatto la storia (basti pensare a Lucio Dalla, Vasco Rossi e Luca Carboni, per fare gli esempi più celebri). E così bella da attirare ogni anno tanti turisti da tutta Europa e non solo. Il norvegese Geir Tore Aamdal, ad esempio, è uno di questi, ma si è innamorato così tanto di Bologna dopo aver percorso tutti i 340 km delle strade del centro, vicoletti compresi. La sua lettera, scritta al comune del capoluogo emiliano, è una delle più belle dichiarazioni d'amore verso una città mai viste. Ecco la traduzione integrale delle parole scritte da Geir.

«Sono molto soddisfatto dopo aver completato una missione ambiziosa: in 23 giorni ho percorso tutti i 340 km delle strade del centro di Bologna, compresi parchi, gallerie interne, vicoli ciechi, piazze e mura esterne. Anche alcuni parchi e giardini privati. E tanti, tanti chilometri di portici. La maggior parte del tempo con la mia bimba di un anno nel passeggino» - scrive l'uomo - «Sono rimasto impressionato dalle tante persone nelle strade durante i weekend senza auto. Sono rimasto veramente sorpreso da tutti i giardini nascosti della città, aperti al pubblico solo per un week-end. Dopo tanto camminare ho capito che i portici sono un'invenzione meravigliosa. Vengo da Stavanger, in Norvegia, e ho appena compiuto il mio quindicesimo viaggio in Italia, di cui Bologna è la mia città preferita».



Geir spiega cosa prova un turista quando scopre le meraviglie di Bologna: «Le prime volte ho camminato tra le attrazioni più note, ora ho deciso di esplorare più a fondo il centro e ho pensato che percorrere tutte le vie sarebbe stata una sfida divertente e allo stesso tempo mi faceva fare esercizio e passeggiare con mia figlia. Mi hanno colpito soprattutto i portici: il fondo è liscio e sono riparati da pioggia, sole e traffico. Non avrei mai potuto camminare così tanto con 30°C senza i portici, perché ci sono solo a Bologna?». E ancora: «Anche le stesse strade percorse tante volte, ogni volta offrono qualcosa di nuovo: un edificio, un dettaglio, un negozio e le persone. Ho visto tutto nelle strade, ma ci saranno tante altre cose da scoprire in futuro».



La dichiarazione d'amore di Geir a Bologna si conclude così: «Non dovrebbe essere visitata mai in un solo giorno. Per capire e godersi davvero Bologna bisognerebbe esplorarla strada per strada, quartiere per quartiere, a diverse ore del giorno e con diverse caratteristiche climatiche. Il fascino di Bologna è nelle sue strade».
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Luglio 2017, 15:22
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