Il presidente Pfizer: «In autunno normalità in Europa. L'anno prossimo oltre 3 miliardi di dosi»

Il presidente Pfizer: «In autunno normalità in Europa. L'anno prossimo oltre 3 miliardi di dosi»

La normalità post pandemia di Covid? In autunno. È l'ipotesi paventata dal numero 1 di Pfizer Albert Bourla, presidente e Ceo della casa farmaceutica americana, intervistato oggi dal Corriere della Sera. Secondo Bourla è plausibile che l'Europa possa tornare alla normalità nell'autunno: «Noi stiamo programmando di aumentare drasticamente le forniture di vaccini all'Europa nelle prossime settimane», ha detto.

«In questo trimestre - riferisce - consegneremo oltre quattro volte in più che nel primo trimestre: 250 milioni di dosi dopo averne date 62 milioni fino a marzo. E siamo in discussione per fare di più. Certo, c'è sempre la possibilità che qualcosa vada storto, come si vede dai problemi che hanno altre aziende». «Ma io sono ottimista perché finora abbiamo prodotto tantissimo ed è andata bene quasi al 100%».

Dunque, alla domanda sul possibile ritorno alla normalità in autunno Bourla risponde: «Credo di sì. Lo vediamo da Israele. Certo Israele è piccolo, con movimenti in entrata e uscita limitati. Ma lì siamo riusciti a dimostrare al mondo che c'è speranza. Quello era il senso dello studio sui dati israeliani. Sapevamo che l'euforia sarebbe venuta meno quando la gente, mese dopo mese, vede che la vita non cambia molto. Ma in Israele si vedono i veri effetti: quando vaccini gran parte della popolazione, diventa possibile tornare quasi alla vita di prima», spiega.

L'anno prossimo oltre 3 miliardi di dosi

Visto che i vaccini di AstraZeneca e Johnson & Johnson stanno incontrando problemi, Pfizer riesce a compensare? «Se ce ne danno l'opportunità, Pfizer e BioNTech sono pronte a fornire all'Europa centinaia di milioni di dosi in più nel 2022 e 2023, fatte nella Ue.

La nostra rete può produrre più di tre miliardi di dosi l'anno prossimo», aggiunge il numero 1 di Pfizer. La Commissione parla di un accordo con voi per 1,8 miliardi di dosi nel 2022 e 2023. «Stiamo negoziando con la Commissione e con molti altri Paesi nel mondo su contratti pluriannuali di fornitura di vaccini Covid nel 2022 e 2023. Vogliamo essere dei partner nel lungo periodo delle autorità sanitarie di tutto il mondo nella lotta a questa pandemia», afferma.

Lei parla con Bruxelles o anche con i leader nazionali? «Con entrambi - risponde Bourla - . Parlo molto spesso con la Commissione al livello più alto e anche con Ursula von der Leyen, che ora ha il controllo della situazione. Non ho mai visto un leader che conosce tanti dettagli sul Covid come lei. Ma parlo anche con diversi capi di governo. Sono preoccupati per i cittadini, vogliono il meglio per i loro Paesi. In questo momento, la collaborazione di Pfizer con l'Europa è eccellente».

Come spiega che l'Europa sia indietro rispetto agli Stati Uniti o alla Gran Bretagna? «Guardi, l'erba del vicino è sempre la più verde. Se vede i dati - risponde - non credo sia indietro rispetto a altri grandi Paesi complessi. Fornire le dosi per 447 milioni di persone e somministrarle è una missione colossale. Per parte nostra, funziona. Tutti i 27 Paesi stanno ricevendo quanto richiesto, spediamo in molti centri ogni settimana. Le dosi arrivano con una precisione del 99,9%. Il problema è che la Ue è grande e non tutti i fornitori sono riusciti a consegnare quanto promesso. Questo ha creato problemi. Ma ora stiamo tutti accelerando e credo che entro un paio di mesi non ci sarà più un problema di disponibilità. La luce in fondo al tunnel diventerà sempre più intensa».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Aprile 2021, 14:56
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