Il piccolo Alessio torna a casa, la zia gli rivela la tragedia della solfatara

Il piccolo Alessio torna a casa, la zia gli rivela la tragedia della solfatara

di Davide De Bortoli
È rientrato ieri da Pozzuoli Alessio Carrer, 7 anni, unico superstite della tragedia della solfatara a Pozzuoli che si è portata via tutta la sua famiglia. Alessio era assistito dalla zia Elisabetta, sorella del padre Massimiliano, e dalla nonna materna Gilberta, residente a Fossalta, che chiedono di essere protette dal clamore mediatico in questo momento difficile.

«I familiari hanno previsto di rientrare in serata spiegava ieri mattina il sindaco di Fossalta, Massimo Sensini e la tutela legale temporanea del piccolo è stata affidata alla nonna. Ci hanno assicurato che Alessio sta cercando di superare lo choc. La zia riferisce che, come unico testimone della tragedia, è stato chiaro e collaborativo con gli inquirenti nel corso dell'interrogatorio. Gli stessi inquirenti, durante la ricostruzione, hanno apprezzato la maturità del bambino. Si tratta di aspetti molto delicati, che vanno presi con grande cautela, è importante capire cosa sia accaduto nella solfatara. Le salme della famiglia per ora rimangono a Pozzuoli». E i familiari dovranno tornare a Napoli, appena ultimate le perizie tecniche, per il riconoscimento delle salme.

RACCOLTA FONDI. Anche Napoli abbraccia il piccolo Alessio. Oltre alla premurosa assistenza che in questi giorni sta dando il Comune di Pozzuoli al bambino e ai suoi familiari, giunti da Meolo, nel Napoletano è stata lanciata giovedì scorso una campagna di personal crowdfunding, una raccolta di fondi a favore di Alessio. A promuovere l'iniziativa di solidarietà è stata Visit Naples, il portale online della guida di Napoli, in collaborazione con l'associazione Travelers and the city e lo studio notarile Di Lorenzo. «Il futuro di Alessio adesso è una responsabilità di tutti. Abbracciamolo insieme» ha scritto sulla sua pagina facebook Visit Naples, invitando a fare una donazione per una borsa di studio a suo nome.

A Meolo l'amministrazione comunale è pronta ad accogliere familiari e bambino. «Ci siamo offerti di andare a prenderli all'aeroporto - dice la sindaca Loretta Aliprandi ma i familiari hanno declinato l'offerta. Abbiamo capito che hanno voglia di tranquillità, di riserbo, di affrontare la tragedia in famiglia. Siamo in contatto continuo con loro, a volte ci sembra di essere invasivi». Non si sa ancora quando le salme rientreranno e potranno essere organizzati i funerali. Già le prime ipotesi, che indicavano la cerimonia funebre all'inizio della prossima settimana, risultano superate, poiché gli accertamenti medici e legali non sono ancora stati svolti. Si prevede che i funerali possano slittare alla fine della settimana prossima, se non più tardi ancora. «Finora i familiari, lontano dal paese, hanno subito meno pressione - aggiunge la sindaca Aliprandi Quando torneranno, soprattutto in occasione dei funerali a cui parteciperanno migliaia di persone, sarà una situazione logorante per loro. Cercheremo di sostenerli in ogni modo».
© riproduzione riservata
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Settembre 2017, 11:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA