Ikea, i dipendenti in sciopero: "Siamo solo numeri, reintegrate la mamma licenziata"

Ikea, i dipendenti in sciopero: "Siamo solo numeri, reintegrate la mamma licenziata"
Più di duecento persone hanno manifestato davanti allo stabilimento Ikea di Corsico alle porte di Milano per sfogare la loro rabbia contro l'azienda svedese, colpevole di aver licenziato una mamma separata e con due figli a carico dopo 17 anni di lavoro. 


"Ci trattano come mobili da smontare e rimontare. Per loro siamo solo numeri senza diritti", urlano mostrando i cartelli solidali con la collega Marica Ricutti. Al presidio c’è anche lei in lacrime: "Vi ringrazio tutti. A questa azienda ho dato la vita. Ho avuto un problema. Non ho mai chiesto privilegi ma solo un aiuto. Tutti noi vogliamo lavorare ma al di là del lavoro abbiamo una vita che vogliamo tenere in considerazione". 

I problemi però interessano tutti i 450 dipendenti in sciopero: "I nostri turni di lavoro sono regolati da algoritmi. Non siamo più uomini e donne. Solo numeri". Da Ikea minimizzano l'entità dell'adesione allo sciopero e spiegano: "Smitizziamo questa storia dell’algoritmo. È impensabile che nel 2017 si possano ancora fare a mano i turni di 6500 persone. La prassi dei cambi di turno tra colleghi concordati con i responsabili è normale. A Corsico dove ci sono 450 dipendenti si registrano circa 1800 cambi turni al mese".  

 

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Dicembre 2017, 16:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA