Igor, il figlio di un delle vittime attacca «Lo Stato si disinteressa di noi perché l'assassino non ha la pelle nera»

Igor, il figlio di un delle vittime attacca «Lo Stato si disinteressa di noi perché l'assassino non ha la pelle nera»
«Oggi lo Stato si è dimenticato di noi probabilmente perché Igor non ha la pelle nera». Lo ha scritto su Facebook Francesca Verri, figlia di Valerio, la guardia ecologica volontaria seconda vittima del killer serbo Norbert Feher. «Siamo qui perché ha ucciso nostro padre - scrive Verri nel post - assassinio che si poteva evitare. Siamo qui per assistere ad un processo in tv perché lo Stato non è riuscito a prenderlo e ha fatto altre vittime in Spagna. Allora il ministro Minniti ci fu comunque vicino». 

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Verri era a Bologna insieme all'avvocato Fabio Anselmo e al fratello Emanuele, per l'udienza preliminare del processo a "Igor il russo", accusato di due omicidi in Italia e arrestato a dicembre scorso in Spagna dopo altri tre assassinii. L'udienza era a porte chiuse, in videoconferenza con il carcere di Saragozza, dove Feher è detenuto.  «Non voglio un processo pubblico», è stata una delle poche frasi pronunciate da Igor, in italiano.  

L'udienza è stata veloce. Il pm Marco Forte contesta a Feher, oltre agli omicidi, anche rapine e detenzione di armi, per 11 imputazioni complessive, per il periodo tra il 30 marzo e l'8 aprile 2017. La difesa ha chiesto il rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica. Il gup ha rinviato al 28 novembre per acquisire le perizie spagnole.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Ottobre 2018, 20:13
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