Igor e i tre omicidi durante la fuga in Spagna: «Ha teso un agguato perfetto alle sue vittime»

Igor e i tre omicidi durante la fuga in Spagna: «Ha teso un agguato perfetto alle sue vittime»

di Enrico Chillè
Gli inquirenti spagnoli sono sicuri: Norbert Feher, alias Igor il Russo, durante la fuga nel paese iberico ha commesso i tre omicidi di cui è accusato tendendo un vero e proprio agguato alle sue vittime. I risultati completi delle autopsie compiute sui tre uomini uccisi dal 42enne serbo, a distanza di quasi sei mesi, lo confermano inequivocabilmente. Il killer, al momento, si trova ancora in carcere in Spagna.

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'Igor il Russo' era ricercato dalle autorità italiane dall'aprile 2017 per l'omicidio del barista di Budrio, Davide Fabbri, e della guardia volontaria Valerio Verri, oltre che del ferimento di un collega di quest'ultimo. Per mesi era scattata una vera e propria caccia all'uomo in tutto il territorio nazionale, ma il serbo, anche grazie alla complicità di amici, complici e familiari, era riuscito a far perdere le tracce e a lasciare l'Italia. Dopo aver attraversato i territori di almeno otto paesi europei, Feher era giunto in Spagna, presumibilmente agli inizi di settembre. Grazie alla sua abilità nel camuffarsi e alle numerose identità utilizzate, l'uomo era riuscito a scampare anche alle autorità spagnole, fino al 14 dicembre 2017, quando si rese protagonista dei tre omicidi commessi in una zona remota della provincia di Teruel, in Aragona.

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'Igor', infatti, aveva trovato rifugio in un 'masico', una casa rurale tipica di quelle zone, di proprietà di un contadino, José Luis Iranzo, che viveva a poca distanza. L'uomo, avendo notato una presenza all'interno dell'edificio disabitato, si era recato insieme ad un amico con un'auto nel tardo pomeriggio; una volta giunti sul posto, Feher, approfittando del buio, non ha esitato a sparare a sorpresa diversi colpi, uccidendo l'agricoltore e ferendo l'amico da una distanza abbastanza ravvicinata, non superiore al metro e mezzo. A questo punto erano state allertate le forze dell'ordine, con due agenti della Guardia Civil giunti in prossimità del 'masico' e subito colpiti dal serbo, che anche in questo caso era favorito dal buio e, dopo essersi nascosto, ha ucciso il 38enne Victor Jesus Caballero e il collega Victor Romero.

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Le perizie balistiche e le autopsie sui corpi hanno confermato ciò che gli inquirenti spagnoli sospettavano sin dall'arresto di Igor, avvenuto alcune ore dopo il triplice omicidio: l'uomo aveva approfittato del fatto che i due militari, nella zona completamente buia, si trovavano illuminati dal raggio di luce dei fanali dell'auto dell'agricoltore ucciso pochi minuti prima. Ne dà notizia, appresa da fonti investigative, l'agenzia di stampa Efe, riportata anche da 20minutos.es. Sbucando da dietro, Igor, armato di due pistole, ha freddato gli agenti della Guardia Civil a una distanza decisamente ravvicinata, circa 30-40 centimetri, cogliendoli di sorpresa e senza lasciar loro la possibilità di difendersi. I due militari, infatti, indossavano giubbotti antiproiettile ma sarebbero stati colpiti anche alla testa.
Per gli omicidi commessi in Emilia, Norbert Feher dovrà essere estradato dalla Spagna ma non prima della conclusione del processo a suo carico: al momento Igor il Russo si trova nel carcere di Zuera (Saragozza) dove era stato trasferito da quello di Teruel, alcuni giorni dopo il suo arresto.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Maggio 2018, 14:39
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