Igor non risponde ai pm: "Barba lunga, atteggiamento sprezzante". La figlia di una vittima: non avevo dubbi

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Igor "il russo", il killer di Budrio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Norbert Feher, secondo quanto si apprende, oltre a rifiutare l'interrogatorio avrebbe scosso la testa quando i pm di Bologna, nel carcere di Saragozza, gli hanno consegnato l'informazione di garanzia sull'omicidio del metronotte Salvatore Chianese, per cui è indagato dalla Procura di Ravenna. È apparso ingrassato, con la barba lunga.

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IL PROCURATORE: A GIUDIZIO A BREVE «Non c'è nessun problema. Gli abbiamo notificato gli atti e a brevissimo lo manderemo a giudizio: probabilmente chiederemo il processo immediato». Così il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, ha risposto all'ANSA dopo che Norbert Feher, il killer serbo in carcere a Saragozza, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il processo potrebbe avvenire in videoconferenza.

La trasferta in Spagna degli investigatori italiani viene considerata comunque in modo positivo, visto che l'obiettivo era radicare il procedimento e scambiarsi le informazioni con i colleghi spagnoli. In particolare dalla Guardia Civil sarebbero stati acquisiti elementi utili sul tema dei possibili complici di 'Igor', che saranno valutati in ordine alla possibilità di contestare il favoreggiamento per fatti commessi in Italia. 



ATTEGGIAMENTO SPREZZANTE L'atteggiamento di Norbert Feher durante il brevissimo interrogatorio in carcere a Saragozza è apparso, a chi lo ha incontrato, cinico e sprezzante. All'atto istruttorio hanno partecipato due interpreti, in grado di parlare italiano, spagnolo, russo e serbo. Imponenti le misure di sicurezza: nel breve tragitto dalla cella all'aula dove si è avvalso della facoltà di non rispondere è stato scortato da tre agenti con giubbotti 'anti-lesioni' che lo tenevano ammanettato. 

FIGLIA VITTIMA: "NON RISPONDE? NON AVEVO DUBBI" «Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Non avevo dubbi, per i responsabili diretti e indiretti della morte di mio Papà funziona così. E le poche parole sono inutili parole». Così Francesca Verri, figlia di Valerio, la guardia volontaria uccisa da Norbert Feher l'8 aprile, commenta su Fb le notizie sull'interrogatorio del killer. «Spero in questo processo immediato.
Ed è meglio in videoconferenza, è una certezza, ve lo assicuro. Non ho altro da aggiungere», ha concluso.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Marzo 2018, 16:30
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