Non avanzano, i russi. Su nessun fronte. Hanno il completo dominio dei cielo, ma a terra è tutta un’altra storia. Cingolati abbandonati nelle campagne, colonne di blindati distrutte da invisibili pattuglie di soldati ucraini che usano missili leggeri anticarro - Javelin, AT4, Panzerfaust, forniti dall’Occidente - e si defilano. Tank con quella Z bianca eliminati dai droni di fabbricazione turca. Le immagini che tutti i media rilanciano (e il Cremlino nasconde) raccontano il completo fallimento di quello che secondo Putin doveva essere un Blitzkrieg. Lo certifica anche l’ultimo rapporto dell’intelligence britannica: l’invasione russa è «in gran parte in stallo su tutti i fronti».
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Dieci giorni fa le colonne di blindati era a venti chilometri da Kiev. Oggi sono ancora là, affondate nel fango. Nel Sud e nell’Est, stessa situazione: la manovra a tenaglia disegnata dai generali russi non funziona. «Le forze russe hanno fatto progressi minimi su terra, mare o aria negli ultimi giorni e continuano a subire pesanti perdite» è il report degli 007 di Sua Maestà - la resistenza ucraina rimane forte e ben coordinata.
Un numero in proporzione molto più alto di quello delle altre guerre di Mosca: in dieci anni di guerra in Afghanistan i sovietici hanno avuto 26mila morti, nelle guerra in Cecenia, tra il 1999 e il 2009, i caduti russi sono stati cinquemila. Gli americani non hanno avuto un numero così alto di vittime nemmeno in venti anni di guerra tra Iraq e Afghanistan. Settemila soldati russi morti in 21 giorni: più dei marines caduti nei 36 giorni di una delle battaglie più cruente della seconda guerra mondiale, la presa di Iwo Jima nel 1945.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Marzo 2022, 07:13
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