Gli ucraini avanzano nella regione di Kharkiv. E nei villaggi riconquistati ne hanno trovati a centinaia: cadaveri di soldati russi abbandonati lungo le strade, nelle case in cui avevano cercato rifugio, perfino gettati impietosamente nelle discariche. Corpi che diventando il simbolo di una campagna che non sta andando come aveva previsto il Cremlino. La Russia non raccoglie i suoi morti sul campo di battaglia, rivelando la difficoltà soprattutto logistica delle sue prime linee. E anche la sua strategia: evitando si raccogliere i caduti, Mosca può mistificare il numero delle sue vittime, preferendo allungare la lista dei “dispersi in azione”. Dall’inizio dell’invasione il Cremlino ha riconosciuto solo 1351 perdite militari. Per l’Ucraina i morti russi sono 26mila.
«Troviamo i loro corpi ovunque. Quando si ritirano, i russi non prendono i corpi dei loro soldati. Questo testimonia ancora una volta la loro etica» è l’accusa del capo dell’amministrazione militare dell’oblast di Kharkiv, Oleg Sinegubov.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Maggio 2022, 06:00
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