Biden ferma il greggio di Putin. E Mosca minaccia: «Stop al gas»

Biden ferma il greggio di Putin. E Mosca minaccia: «Stop al gas»

di Giammarco Oberto

La guerra condotta con altri mezzi. Dopo aver affossato il Nord Stream 2, il gasdotto non ancora attivo che trasporta il gas dalla Russia all’Europa attraverso il Mar Baltico, Joe Biden alza il tiro della guerra energetica con Mosca. E colpisce «la maggiore arteria dell’economia russa per dare un altro potente colpo alla macchina bellica di Putin».

Dalla Casa Bianca, indossando una cravatta con i colori ucraini, il presidente ha annunciato un ordine esecutivo che vieta l’import in Usa di petrolio, gas e carbone russi, oltre a nuovi investimenti americani diretti o indiretti nel settore energetico di quel Paese, mentre tutte le major si sono già ritirate (ultima la Shell). «Putin non vincerà, potrà conquistare alcune città, ma non un intero Paese», ha detto Biden. Quasi sbeffeggiando lo zar: «Grazie all’onda d’urto delle sanzioni, ora il rublo vale meno di un penny». L’embargo americano è stato subito emulato da Londra, che si è impegnata ad azzerare le sue forniture di gas e petrolio dalla Russia già entro la fine del 2022. E secondo i media giapponesi anche Tokyo sta studiando una misura analoga.

Biden si è detto consapevole che una mossa così estrema come quella americana non è una scelta altrettanto facile per gli europei: la Ue dipende dalla Russia per il 40% del suo gas e per il 30% del suo petrolio. «Gli Stati Uniti possono farlo per la loro forte infrastruttura energetica domestica, ma riconoscono che non tutti i nostri alleati sono nella posizione di unirsi a noi - ha sottolineato - ma siamo uniti nel lavorare insieme per ridurre la nostra dipendenza dall’energia russa e mantenere una crescente pressione su Putin». «Difendere la libertà avrà un costo anche per gli americani, soprattutto alla stazione di servizio, ma farò di tutto per minimizzare l’aumento dei prezzi» ha promesso.

Mosca ha risposto con la minaccia di una rappresaglia: «Abbiamo tutto il diritto di prendere una decisione corrispondente e imporre un embargo sul pompaggio di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1», tagliando così l’approvvigionamento dell’Europa, ha avvisato il vicepremier russo Aleksandr Novak.

Subito dopo Putin ha firmato un decreto che dà mandato al governo di stilare entro due settimane una lista di Paesi per i quali saranno vietati i movimenti di export e import di prodotti finiti e materie prime «per salvaguardare la sicurezza della Russia». «Se Putin taglia la consegna di gas, la Germania è preparata», ha detto il vicecancelliere tedesco Robert Habeck. Ma lo scenario che si apre fa paura, soprattutto a Italia e Germania. Per questo nel nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca che la Ue sta mettendo a punto non ci sarebbero le forniture di energia russa.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Marzo 2022, 06:00
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