Covid, fine dello stato di emergenza: ecco cosa si potrà fare dal 31 marzo senza Green Pass

Dal primo aprile nessuna proroga allo stato di emergenza, ma il ritorno alla normalità sarà graduale

Covid, fine dello stato di emergenza: ecco cosa si potrà fare dal 31 marzo senza Green Pass

Il 31 marzo terminerà lo stato di emergenza per la pandemia da Covid-19. Dopo due anni di Dpcm e restrizioni a tutela della salute degli italiani, lo stato di emergenza non sarà prorogato e dal 1 aprile inizierà la lunga fase di ritorno alla normalità. In vista della cabina di regia che sarà convocata la prossima settimana il governo conferma le anticipazioni sulla 'road map' annunciata dal presidente del Consiglio Mario Draghi il 23 febbraio scorso a Firenze. Nonostante i dati sui nuovi contagiati siano in ripresa, la linea di palazzo Chigi è quella di tenere in conto il numero altissimo dei vaccinati che ha ormai raggiunto il 92% della popolazione. E quindi procedere con le aperture in vista della primavera. Ecco cosa si potrà fare dal primo aprile

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Dal 1 aprile cominciano le riaperture. Dal giorno 1 della fine dello stato di emergenza si potrà tornare nei luoghi all'aperto senza l'utilizzo del Green Pass.

Un'altra data chiave potrebbe essere il 1 maggio quando sarà probabilmente eliminato l'obbligo del Green Pass per entrare nei locali al chiuso. «Ragionevolmente dal primo maggio ci sarà un ulteriore allentamento delle misure restrittive anti Covid, probabilmente andremo a levare il Green Pass anche al chiuso», ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

La discussione all’interno del governo è in corso, ci sono ancora nodi da sciogliere. Il ministro della Salute Roberto Speranza continua a raccomandare «cautela e gradualità» nell’allentamento delle misure, ma ben prima del 15 giugno - data di scadenza dell’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori e per gli over 50 - molte restrizioni saranno eliminate.

 

Nel frattempo da oggi, 10 marzo, si potrà tornare a far visita in ospedale ai parenti. Si potrà stare 45 minuti nei reparti, ma bisognerà essere vaccinati con tripla dose.

 

Con la fine dello stato di emergenza, poi, il coordinamento della campagna vaccinale torna al ministero della Salute che potrà avvalersi della protezione civile. Finisce lo smart working e quindi le aziende potranno avviare trattative interne per eventualmente mantenere una parte di lavoro da casa.

 


Le mascherine al chiuso, invece, rimarranno per diverse settimane, anche nelle scuole. L’ordinanza del ministro Speranza scade il 31 marzo ma sarà prorogata.

Sarà invece eliminato l’obbligo di indossare la Ffp2, probabilmente anche sul trasporto pubblico.

 

Bar e ristoranti all'aperto saranno a ingresso libero, dunque senza certificazione verde, dal 1 aprile. Dal 1 maggio è probabile che la stessa misura sia applicata anche ai locali al chiuso

 

Tutti gli sport all’aperto potranno essere praticati anche nei circoli senza obbligo di Green Pass all’ingresso dal 1 aprile. Per gli sport al chiuso, invece, la certificazione verde rimarrà invece obbligatoria almeno fino a giugno. Gli esperti raccomandano ancora prudenza perché si tratta di luoghi dove più alto è il rischio di contagio.

 

Per quanto riguarda i viaggi, la cautela su navi, aerei e treni viene ritenuta fondamentale in una fase così delicata verso l’uscita dall’emergenza, senza però penalizzare l'industria del turismo. La discussione sull’eliminazione del Green Pass è aperta, ma al momento sembra difficile che possa essere tolto in tempi brevi.

 

Stesso ragionamento per discoteche, eventi e concerti. È prevedibile, per evitare errori commessi in passato, che nei luoghi al chiuso affollati si mantenga il Green Pass obbligatorio almeno fino a giugno.

 

Discorso diverso per l'obbligo di Green Pass per gli Over 50 sul lavoro. A palazzo Chigi c’è chi ritiene possibile procedere con una road map che porti in poche settimane ad allentare anche i divieti di andare al lavoro per chi non è vaccinato. Secondo Costa «l'obbligo per gli Over 50 potrebbe rimanere fino al 15 giugno consentendo però ai lavoratori in una data precedente di tornare in ufficio con il Green Pass base», ovvero la possibilità di farli tornare a lavoro anche con un tampone antigenico (valido per 48 ore) oppure molecolare (valido 72 ore). 

 

La lunga fase di ritorno alla normalità sta per iniziare e c'è già chi tira un sospiro di sollievo. Ma, come ricordano le autorità, la pandemia non è ancora finita. Quindi è importante ancora agire con la massima cautela per non doverci ritrovare nella situazione di dover reinserire le misure restrittive. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Marzo 2022, 10:51
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