Gratta e vinci falso, condannata una casalinga. Aveva tentato di incassare 500mila euro

Aveva trovato il biglietto per terra e credeva che valesse solo 10 euro

Gratta e vinci falso, condannata una casalinga. Aveva tentato di incassare 500mila euro

Condannataquattro mesi di reclusione con pena sospesa, perchè incensurata, e 120mila euro di una multa. E' la sentenza emanata ieri per Giuseppa Santoro, 60 anni, casalinga di origini calabresi, residente in provincia di Verona, con l’accusa di tentata truffa ai danni delle "Lotterie Nazionali". La vicenda risale al 13 maggio 2017, quando la donna aveva provato a incassare 500mila euro con un Gratta e vinci falso mentre si trovava in vacanza a Roma, quattro anni fa, ma si era beccata una denuncia ed era finita a processo.

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Valentina Romoli, avvocato della Santoro, ha commentato: «Faremo sicuramente ricorso in appello. La signora è una persona perbene ed aveva agito assolutamente in buona fede».

Secondo la versione della donna, qualche giorno prima di arrivare a Roma, aveva trovato nel parcheggio di un centro commerciale di Oppeano, dove vive, un biglietto del Nuovo Miliardario. Era consumato ma, a detta sua, si leggevano le cifre vincenti e ai suoi occhi quel Gratta e vinci valeva solo 10 euro. Si trovava insieme alla figlia e voleva darlo a lei per restituirle i soldi della benzina, ma la ragazza l'aveva rifiutato e così la signora l'aveva conservato nella sua borsa. Qualche giorno dopo, mentre si trovava in vacanza nella Capitale, ospite da un amico, aveva ritrovato per caso quel biglietto e avrebbe voluto regalarlo all'uomo per ricambiarlo dell'accoglienza. Ed è stato proprio il suo amico ad accorgersi che quel biglietto valeva 500mila euro e aveva accompagnato la donna alla Lottomatica. Gli operatori avevano avviato tutte le procedure di rito e avevano chiesto un Iban alla signora, per accreditare l'eventuale vincita, ma aveva dato quello della figlia. Dopo poche settimane, necessarie per concludere l'iter di verifica, la Lottomatica si era accorta che quel biglietto era falso e aveva denunciato la signora. La Santoro in aula, aveva ricordato che alla consegna del Gratta e vinci aveva fatto presente agli operatori di non era certa dell'autenticità di quel titolo.

Ma ieri è stata ugualmente condannata.


Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Ottobre 2021, 18:56
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