Impronte fossili dalla forma inedita, lasciate 250 milioni di anni fa da grandi rettili preistorici simili a coccodrilli, sono state trovate sulle Alpi occidentali a 2.200 metri di quota, nella zona dell'Altopiano della Gardetta in provincia di Cuneo: impresse pochi milioni di anni dopo la più severa estinzione di massa della storia, dimostrano che quest'area non era totalmente inospitale alla vita come ipotizzato finora.
La scoperta è pubblicata sulla rivista Peer J da geologi e paleontologi del Muse (Museo delle Scienze di Trento), dell'Istituto e Museo di Paleontologia dell'Università di Zurigo e delle Università di Torino, Roma Sapienza e Genova.
Tra le varie impronte di rettili rimaste impresse nella roccia quarzarenite, abbiamo trovato in particolare tre passi consecutivi, ovvero tre coppie di orme di zampe anteriori e posteriori lunghe circa 30 centimetri ed eccezionalmente conservate: si vedono perfino i cuscinetti carnosi presenti sotto le falangi», spiega all'ANSA Fabio Massimo Petti, esperto di orme fossili del Muse e primo autore dello studio. «Questo ci ha permesso di ricostruire lo scheletro degli arti, appartenenti probabilmente a un rettile arcosauriforme vagamente somigliante a un coccodrillo e lungo almeno 4 metri».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Gennaio 2021, 12:23
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