Governo valuta Italia zona rossa o arancione nei giorni festivi e prefestivi

Governo valuta Italia zona rossa o arancione nei giorni festivi e prefestivi

Il governo valuta un irrigidimento delle misure anti contagio nei giorni festivi e prefestivi: l'idea sul tavolo è quella di rendere tutta l'Italia zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio, permettendo però uno specifico allentamento per i piccoli Comuni. L'ipotesi, a quanto riporta l'Ansa al termine della riunione dei capi delegazione, è adottare norme omogenee in tutta Italia, con un irrigidimento delle disposizioni come annunciato anche dalla Merkel in Germania, per evitare la terza ondata. Stasera non si sarebbe entrati nello specifico delle misure, anche perché si vuole attendere l'incontro previsto domani col Cts. E proprio per fare il punto della situazione si vedranno domani i capi delegazione della maggioranza con gli esperti del Comitato tecnico scientifico e i ministri Luciana Lamorgese, Francesco Boccia ed altri.

Si valuta inoltre una deroga che dia, a chi abiti in città sotto i 5000 abitanti, la possibilità di spostarsi anche fuori dal Comune entro i 30 chilometri. Una decisione non è ancora presa: una valutazione si farà domani, nel confronto con il Cts. Ma viene data per acquisita la scelta di consentire una possibilità di spostamento il 25, 26 dicembre e l'1 gennaio fuori dal territorio comunale, a chi abiti nelle cittadini più piccole. 

ITALIA ZONA ROSSA O ARANCIONE

Ora si tratterà di tradurre le dichiarazioni in misure. E non è escluso a questo punto che possa esserci anche un nuovo Dpcm, per intervenire sugli aspetti più problematici con norme omogenee in tutta Italia, per rendere l'intero Paese zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio. E dunque interventi per evitare gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping e nelle zone centrali delle grandi città - prevedendo maggiori controlli e chiusure mirate o anticipando il coprifuoco e la chiusura di bar e ristoranti - e limitare i grandi spostamenti, dunque sia quelli tra le regioni - che però si interromperanno a partire dal 21 dicembre per effetto del Dpcm già in vigore - sia quelli all'interno delle stesse.

 

DEROGA SPOSTAMENTI PER PICCOLI COMUNI

«Siamo in una fase che ci mette tutti a dura prova, supereremo la tempesta e ne usciremo migliori» ha detto oggi il premier Giuseppe Conte che in serata ha presieduto la riunione dei capidelegazione per mettere a punto proprio le deroghe per i piccoli comuni 'promessè nei giorni scorsi. L'ipotesi è quella di consentire di uscire, ponendo un limite chilometrico, solo dai comuni sotto i 5mila abitanti e dovrebbe essere tradotta in una mozione di maggioranza che impegni il governo, da depositare lunedì al Senato ed essere votata mercoledì in Aula, quando è già previsto il voto sulla mozione del centro destra che punta a far saltare il blocco previsto per gli spostamenti tra tutti i comuni.

Secondo la coldiretti la questione interessa oltre 10 milioni di italiani, che sono quelli che vivono in piccoli comuni con meno di 5mila abitanti.

NODO RISTORANTI

È stata una riunione interlocutoria, a quanto si apprende, quella del premier Giuseppe Conte e dei capidelegazione svoltasi in serata sulla possibile introdurre nuove misure restrittive in occasione delle festività. Alla riunione hanno partecipato anche il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il titolare dei Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. E, nel corso della riunione, è emerso un sostanziale accordo nel valutare nuove restrizioni nei giorni festivi e prefestivi. La riunione, infatti, è stata convocata sull'onda delle immagini degli assembramenti del weekend, che hanno gettato l'allarme nell'esecutivo. L'ipotesi di introdurre restrizioni ad hoc per i giorni di Natale, seguendo quello che nel governo chiamano «modello Merkel» contiene tuttavia un nodo: quello dei ristoranti. Ci sono «rigoristi» e sostenitori della linea morbida. Questi ultimi divergono con i primi che spingono per la chiusura anche a pranzo, come avviene per le zone rosse o arancioni. La riunione si è aggiornata a domani in tarda mattina, dopo il vertice con il ministro Lamorgese e il Cts.

CONTE SU FACEBOOK: «VIGILI E RESPONSABILI ANCHE DURANTE LE FESTIVITÀ»


«Sono ormai lunghi mesi che siamo tutti impegnati, con grandi e piccoli sacrifici, nella battaglia contro il Covid-19. La nostra comunità nazionale, pur tra mille difficoltà, è riuscita a mostrare un forte spirito di coesione e un grande senso di responsabilità». Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie - aggiunge il premier - Dobbiamo continuare a impegnarci e a mantenerci vigili per contrastare il contagio e dobbiamo predisporci ad aderire coralmente alla campagna di vaccinazione. Sarà una mobilitazione che coinvolgerà tante piazze italiane, e che sarà identificata con il simbolo della primula. Il fiore, primo a sbocciare dopo il lungo inverno, accompagnerà simbolicamente tutte le fasi della campagna verso un ideale, graduale risveglio, della nostra vita sociale. Questa volta, la sua rinascita sarà anche la nostra».

BONACCINI: «CONTAGI SU, VERSO NUOVE RESTRIZIONI»

«Ci vuole un grande equilibrio, ho l'impressione che potrebbero arrivare nelle prossime ore, nei prossimi giorni, qualche restrizione ulteriore in questo Paese perché i contagi stanno tornando un pò a risalire». Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, intervenendo a 'Live Non è la D'Urso' su Canale 5. «Col virus dobbiamo convivere - sottolinea Bonaccini - bisogna avere un equilibrio e una responsabilità che provi a conciliare le due cose: che la pandemia sanitaria venga affrontata, arrestata e col vaccino poi sconfitta, ed evitare la pandemia economica e sociale».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Dicembre 2020, 11:34
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