Gommone naufraga con 90 migranti a bordo, 23 morti: erano diretti in Italia

Gommone naufraga con 90 migranti a bordo, 23 morti: erano diretti in Italia
Dramma in mare. I cadaveri di 23 migranti sono stati recuperati oggi nel Mediterraneo centrale, dove è affondato un gommone diretto verso l'Italia. Sono state tratte in salvo dall'equipaggio una nave del dispositivo Eunavformed 64 persone che erano a bordo dello stesso gommone e che erano finite in acqua.

Secondo quanto reso noto da Eunavformed con un post su Facebook, l'equipaggio di un elicottero Ab 212 imbarcato su una nave militare spagnola, la Cantabria, durante una perlustrazione sul Mediterraneo, ha notato il gommone semiaffondato ed ha visto persone in mare.

Avviati i soccorsi, coordinati dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera, la nave spagnola ha raggiunto l'area del naufragio: sono stati così presi a bordo i sopravvissuti e recuperati i cadaveri. Si teme che altre persone siano disperse.

In totale nella giornata di oggi sono stati compiuti nel Mediterraneo centrale, ad alcune miglia dalle coste libiche, sei operazioni di soccorso, tutte coordinate dalla Guardia Costiera italiana: sono state tratte in salvo complessivamente circa 700 persone. 

IN 48 SBARCANO SU COSTA CALABRIA, TUTTE FAMIGLIE Un gruppo di 48 migranti, composto in prevalenza da famiglie di siriani, iracheni ed iraniani, alcune delle quali con figli neonati, è stato scoperto la notte scorsa su una spiaggetta alla qualle si accede solo via mare nel territorio del comune di Seminara, sulla costa tirrenica. Dopo essere stati recuperati, i migranti - giunti a bordo di una piccola barca in legno - sono stati portati in una palestra a Palmi per essere rifocillati. I migranti saranno anche sentiti dalla forze dell'ordine sopratutto per capire da dove siano partiti e come siano arrivati sulla costa tirrenica, solitamente al di fuori di quelle usate dai trafficanti di esseri

6 SALVATI CON ELICOTTERI Sei migranti facenti parte del gruppo sbarcato la notte scorsa sulla costa calabrese nel territorio del comune di sono stati tratti in salvo, in due distinte operazioni, dopo che si erano inerpicati su un costone per cercare di trovare una strada per allontanarsi dalla spiaggetta su cui erano arrivati. Uno si era rifugiato, da solo, in una zona impossibile da raggiungere via terra per la presenza di fitta vegetazione e rocce. La Protezione civile regionale, che si è subito mobilitata, ha chiesto, per mezzo del Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, l'intervento dell'elicottero della Polizia di Stato di stanza a Reggio e del Soccorso Alpino Calabria. Nel pomeriggio è quindi intervenuto il «poli115» con a bordo due tecnici del Soccorso alpino che giunti sul posto hanno recuperato il migrante con il verricello. In precedenza, altri cinque migranti rimasti bloccati su una scogliera, sono stati salvati dai Vigili del fuoco. Dopo avere constato l'impossibilità di raggiungerli dall'alto, o via mare, i vigili del fuoco hanno fatto intervenire un elicottero del Corpo da Catania. Giunto sul posto, l'operatore si è calato e ha fatto raccogliere i cinque migranti in un unico punto dal quale sarebbe stato meno pericoloso eseguire il recupero. Una volta sistemati nel punto concordato l'elicottero dei Vigili del fuoco ha recuperato i cinque uno alla volta portandoli in salvo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Novembre 2017, 20:01
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