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E le studentesse hanno reagito duramente: dopo aver visionato la ‘graduatoria’, nella quale c’erano anche alcune di loro, hanno scritto una lettera di protesta, si sono confrontate con il dirigente della scuola Andrea Pedevilla, e la lettera l’hanno affissa all’ingresso. «Veniamo valutate con giudizi pesanti in base all’estetica e quanto siamo curate quel giorno, ogni difetto diventa motivo di scherno», si legge nella lettera. «Quello che ci chiediamo è: chi sono i nostri compagni per permettersi di giudicarci in questo modo? Siamo stufe di questo atteggiamento».
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Il caso in una scuola elementare
Lo stesso dirigente ha convocato i ragazzi, nel tentativo di stigmatizzare l’accaduto: «Ho voluto parlare con loro senza esagerare ma anche senza minimizzare - ha detto Pedevilla, scrive il Corriere - L’importante era far capire come stessero svalutando la dignità femminile. Diventa necessario affrontare il tema di come ci si rivolge e si parla al mondo femminile». Il fatto che il testo della lettera, ora rimossa dalle classi, abbia fatto il giro d’Italia, non è andato giù alle ragazze, infastidite per l’eco mediatica. Ma il caso adesso sembra chiuso.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Maggio 2019, 15:50
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