Giulia, campionessa di scienze: cervello in fuga con mamma e papà

Giulia, campionessa di scienze: cervello in fuga con mamma e papà
Cervelli in fuga. Con mamma e papà. Come Giulia Fabozzi. Campionessa. Anzi, olimpionica di scienze sperimentali. Studentessa di terza media dell’Einaudi di Aosta. Prima alla selezione regionale, prima alla finale di Castellanza dei Giochi di scienze sperimentali. Celebrata e intervistata sui Tg valdostani. Al centro di servizi sui giornali regionali che hanno titolato orgogliosamente: «È di Aosta la campionessa...». Ed è qui che a Sud, sorridenti e felici, hanno un po’ storto il naso zii, nonni, cugini: «Grazie Aosta. Sarà pure cresciuta lassù, ma Giulia è figlia del Sud. Nata a Pompei. Genitori casertani, radici a Frignano». Mamma e papà entrambi medici, Massimiliano, apprezzatissimo chirurgo di scuola napoletana, Pia, brillante pediatra: entrambi arrivati al Nord per lavoro: la fuga dei cervelli, appunto.

«I genitori che adoro e ammiro», ha dichiarato Giulia con l’ingenuità dei suoi tredici anni prima alla giornalista del Tgr della Valle d’Aosta, che le ha dedicato un lungo servizio, e poi ha ripetuto ai cronisti dei quotidiani che l’hanno raggiunta nella scuola per raccontare la sua esperienza e la sua bravura. Ha affrontato con il piglio di una ricercatrice le prove dei Giochi: riconoscere e classificare frutti, riconoscere un indicatore chimico di acidità e basicità. Il suo professore di Scienza, Roberto Bonin, che l’ha seguita nei tre anni delle medie, ha avuto a sua volta i complimenti dei colleghi presenti a Castellanza, nella sede dell’Università Luic, dove a maggio si sono svolti i campionari organizzati dall’associazione dei docenti di scienze naturali, Anisn.

E ora? Giulia si prepara ad affrontare gli esami di terza media e si distrae un po’ con il suo sporti preferito, la pallavolo. Oltre a dover fare i conti tutti i giorni con Renato, 11 anni, e Michele, due, i fratellini, «insopportabili pesti a cui voglio un gran bene». Per la tesina la campionessa ha scelto un tema in linea con le sue materie preferite, matematica e scienze: «La concezione dell’universo nella storia, argomento che si presta a tanti collegamenti con la letteratura».

E dopo gli esami la scelta della nuova scuola. «Fino a qualche anno fa pensavo di fare l’avvocato - spiega Giulia -. Adesso penso a una strada più scientifica. Da piccola ho sempre rifiutato l’idea di diventare medico come mamma e papà». E ora? «Mai dire mai», risponde. «Mamma mi ha trasmesso la passione per il Greco e il Latino, le materie mi piacciono tutte, ma meno di tutte mi attira la geografia», confida. Già, la geografia. Lei che vive al Nord e che tanto vuole assomigliare a mamma e papà cresciuti al Sud. E chissà che presto non ci sia un altro cervello in fuga, stavolta con la rotta verso Sud.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Giugno 2018, 17:52
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