Giulia, campionessa di scienze: cervello in fuga con mamma e papà
«I genitori che adoro e ammiro», ha dichiarato Giulia con l’ingenuità dei suoi tredici anni prima alla giornalista del Tgr della Valle d’Aosta, che le ha dedicato un lungo servizio, e poi ha ripetuto ai cronisti dei quotidiani che l’hanno raggiunta nella scuola per raccontare la sua esperienza e la sua bravura. Ha affrontato con il piglio di una ricercatrice le prove dei Giochi: riconoscere e classificare frutti, riconoscere un indicatore chimico di acidità e basicità. Il suo professore di Scienza, Roberto Bonin, che l’ha seguita nei tre anni delle medie, ha avuto a sua volta i complimenti dei colleghi presenti a Castellanza, nella sede dell’Università Luic, dove a maggio si sono svolti i campionari organizzati dall’associazione dei docenti di scienze naturali, Anisn.
E ora? Giulia si prepara ad affrontare gli esami di terza media e si distrae un po’ con il suo sporti preferito, la pallavolo. Oltre a dover fare i conti tutti i giorni con Renato, 11 anni, e Michele, due, i fratellini, «insopportabili pesti a cui voglio un gran bene». Per la tesina la campionessa ha scelto un tema in linea con le sue materie preferite, matematica e scienze: «La concezione dell’universo nella storia, argomento che si presta a tanti collegamenti con la letteratura».
E dopo gli esami la scelta della nuova scuola. «Fino a qualche anno fa pensavo di fare l’avvocato - spiega Giulia -. Adesso penso a una strada più scientifica. Da piccola ho sempre rifiutato l’idea di diventare medico come mamma e papà». E ora? «Mai dire mai», risponde. «Mamma mi ha trasmesso la passione per il Greco e il Latino, le materie mi piacciono tutte, ma meno di tutte mi attira la geografia», confida. Già, la geografia. Lei che vive al Nord e che tanto vuole assomigliare a mamma e papà cresciuti al Sud. E chissà che presto non ci sia un altro cervello in fuga, stavolta con la rotta verso Sud.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Giugno 2018, 17:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA