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La Direzione ha chiesto, già ieri, che la Asl Napoli 1 centro, deputata allo screening con i tamponi e o i test sierologici, invii personale per fronteggiare la coda e dall'Azienda sanitaria sono arrivati rinforzi che si stanno occupando della fila di persone venutasi a creare, in seguito all'ordinanza emanata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, relativa ai rientri dall'estero. Ma è una situazione «transitoria», alla quale si è risposto per evitare che potessero crearsi problemi di qualunque natura. «Le persone che rientrano - spiega all'ANSA Di Mauro - sono tenute a segnalare il rientro alla Asl che provvede a contattarle per gli esami, laddove necessario. Chi rientra è tenuto alla quarantena, per capire se hanno contratto il virus e nell'attesa dei risultati dei test, nel caso in cui ci siano stati sintomi, legati al Covid-19».
«Abbiamo fronteggiato la fase critica come ospedale - sottolinea Di Mauro - Ora stiamo dando un contributo che va oltre perché lo screening tramite tampone è competenza territoriale. Le persone non possono venire qui in maniera autonoma, tra l'altro distraendo personale dalle cure dei pazienti». L'auspicio è che, già a partire da domani, non si verifichino code al pronto soccorso dell'Ospedale, diversamente «saremo costretti a notificare alle persone che vengono una informativa con le disposizioni cui devono attenersi».
«Gli assembramenti che si creano qui fuori - aggiunge - sono pericolosi perché se solo uno è positivo sta diffondendo il contagio, infettando tutti gli altri».
In più, «recarsi in ospedale per fare il tampone appena rientrati non serve a niente perché, seppure si è venuti in contatto con il virus, servono almeno 3/4 giorni per capirlo». «Perdiamo risorse e tempo - prosegue - in un ospedale che si è contraddistinto per le sue eccellenze durante la fase critica, che è ancora in prima linea e vuole continuare a esserlo». Al momento, nel piazzale davanti al pronto soccorso del Cotugno, ci sono due file: una molto lunga che è quella gestita dalla Asl alla quale l'ospedale ha assegnato dei locali, l'altra di persone già segnalate e con sintomi per «l'ordinario accesso».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Agosto 2020, 15:53
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