Freni tagliati all'auto della giornalista Debora Attanasio: «Mio papà ha rischiato la vita. Un avvertimento per la mia petizione sul murales di Ostia»

ESCLUSIVO Freni tagliati all'auto, la denuncia della giornalista: «Mio papà ha rischiato la vita. Un avvertimento per la mia petizione sul murales di Ostia»

di Domenico Zurlo
Una tragedia sfiorata e tantissima paura: è scossa Debora Attanasio, giornalista e scrittrice, dopo un sabotaggio subìto dalla sua auto e quella dei suoi genitori a Calcata, paesino di poco più di 900 abitanti nel viterbese. I freni tranciati di netto con le tronchesi: questo il responso del meccanico, dopo che l'anziano papà con un mezzo miracolo era riuscito a fermare l'auto dopo essersi accorto dei freni rotti.

«Stamattina mio padre è uscito con mia mamma, che ha 91 anni, per fare la spesa e ha trovato l'auto con un vetro rotto: ha messo in moto e alla prima frenata non è riuscito a fermare la macchina - racconta Debora, preoccupatissima - per fortuna è un ottimo guidatore e se l’è cavata. Quindi ha chiamato il suo meccanico che ha esaminato l’auto e lo ha avvisato che era doloso, un bel taglio netto».

«Io vivo a Milano, quando parto lascio la mia auto fuori casa dei miei. Le due vetture erano parcheggiate vicine, quando è successo il fatto hanno controllato anche la mia auto, una gloriosa Ford Ka di 22 anni fa con cui portavo in giro Riccardo Schicchi (la Attanasio è stata la sua storica addetta stampa per anni, ndr), e aveva lo stesso problema, i freni tagliati. Mio papà mi ha chiamato spaventato, ho subito telefonato al comandante dei carabinieri di Faleria, il più vicino a Calcata, che si è mosso subito: ha esaminato le auto e mi ha chiesto una lista dei possibili responsabili».
E qui il giallo si complica: chi può aver sabotato le due auto? «Dando per scontato che non ce l’hanno con mio padre, che è un pensionato tranquillo, è ovvio che fosse per me», continua Debora. «Le ipotesi sono due: un dispetto da parte di gente razzista e/o omofoba del posto che non approva le mie battaglie per i diritti civili. Oppure qualcuno a cui ha dato fastidio la petizione che con Federica Angeli ho avviato a giugno per far ripristinare il suo volto sul murales di Ostia, petizione che ha raggiunto 37mila firme: sembra un avvertimento del tipo “fatti gli affari tuoi”».
La seconda ipotesi, secondo Debora, è comunque più verosimile della prima: «Razzisti e omofobi ogni tanto mi scrivono insulti nelle chat dei social, ma in fin dei conti si tratta di persone normali, con lavoro e una vita normale, non ce li vedo a prostrarsi e rischiare di notte per tagliare i fili dei freni». I carabinieri, dal canto loro, non si sbilanciano: «Vogliono prima vederci chiaro: a Calcata a volte ci sono stati piccoli atti di vandalismo, ma mai così gravi», conclude.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Settembre 2019, 16:30
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