Meloni al Senato: «No al salario minimo, sì alla flat tax. Tetto al contante fino a 10mila euro»

Meloni al Senato: «No al salario minimo, sì alla flat tax. Tetto al contante fino a 10mila euro»

di Alessandra Severini

Il governo a guida Giorgia Meloni incassa la fiducia anche al Senato (115 i sì, 79 no e 5 astenuti) e si prepara, nelle parole del premier, a «risollevare» l’Italia nonostante le «pesanti eredità» dei governi passati. Il presidente del consiglio risponde alle critiche punto per punto e parla di «un’operazione verità» sulla situazione del paese. Sa di avere risorse limitate ma assicura che lei e il suo governo sanno «scegliere una strada» e promette che «verranno mantenuti gli impegni presi».

TETTO AL CONTANTE. L’intenzione è alzarlo a 10.000 euro dagli attuali 2.000. «Non è vero che favorisce l’evasione» mentre invece «penalizza i poveri», sostiene il premier. Il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari ha annunciato che la misura entrerà già nella legge di bilancio. Molto critiche dal Pd e dai 5 stelle secondo i quali la misura «favorisce evasione e riciclaggio».

SALARIO MINIMO. Bocciatura piena per la misura che, secondo Meloni rischia di essere «uno specchietto per le allodole» e «non contrasta il lavoro povero». Per alzare gli stipendi meglio «l’estensione dei contratti collettivi» e il taglio del cuneo fiscale di 5 punti.

FLAT TAX. Meloni la difende dalle critiche e la ritiene un premio «al merito, a chi si impegna a fare di più». La leader di FdI ha specificato che si tratterà di una tassa «incrementale, cioè una tassa piatta del 15% su quanto dichiarato in più rispetto all’anno precedente».

Sul fisco confermata anche la tregua fiscale.

ENERGIA. Per superare la dipendenza energetica nel medio-lungo periodo l’obiettivo è riprendere le estrazioni di gas in suolo italiano ma nell’immediato il presidente del Consiglio promette di fare «tutto quello che c’è da fare contro la speculazione» e poi «interventi calibrati per le imprese e le famiglie recuperando risorse dalle pieghe del bilancio e dagli extraprofitti con una norma da riscrivere».

PNRR. Secondo Meloni l’attuazione del Piano è in ritardo. «I fondi spesi sono solo 21 miliardi», quindi la promessa: «Il centrodestra si caricherà anche la grande responsabilità di velocizzarlo».

COVID. Meloni attacca la gestione della pandemia, i provvedimenti adottati «senza basi scientifiche» sposando la scienza quasi fosse «una religione» come il vaccino ai 12enni. Il premier ha già annunciato l’intenzione di creare una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia.

FLAT SILVIO. C’era molto attesa per il ritorno di Berlusconi in Senato dopo 9 anni. Ma non c’è stato nessun colpo di scena, il suo discorso è stato un richiamo all’unità e ai valori del centrodestra e si è aperto con un l’annuncio della nascita del secondogenito del figlio Luigi: «Sono felice di essere qui e sono felice anche perché tre ore fa è nato il mio 17° nipotino»


Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Ottobre 2022, 06:00
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